Eiichiro Oda durante i suoi anni di scrittura di One Piece ha mostrato una fantasia davvero grande all’interno della sua opera, arrivando inoltre ad ostentare anche la sua conoscenza di numerosi elementi mitologici, cultura pop straniera e nipponica, citando elementi di fiabe, film e opere di ogni genere.
Adesso, con la rivelazione del nome di Imu possiamo trovare un’altra connessione ad una delle leggende più grandi riguardanti il Giappone, e che parla di un continente perduto nell’oceano Pacifico ben più antico di luoghi come Atlantide, denominato “Mu”. Le sue caratteristiche “storiche” e la storia della sua popolazione possiedono numerosi elementi che più vengono approfonditi, più ci riportano alla mente ciò che possiamo vedere anche all’interno di One Piece.
Questo continente sarebbe esistito dai 75 ai 20mila anni avanti Cristo, venendo abitato da una civiltà molto avanzata e dalle capacità speciali, come la telepatia e la telecinesi, ed abitavano presso delle zone vulcaniche. Inoltre, essi sarebbero anche stati capaci di prevedere il disastro che avrebbe portato un giorno a far affondare la loro casa.
Un continente piuttosto familiare
A parlare di questo continente ci furono alcuni studiosi, tra i quali ci fu per primo Augustus Le Plongeon (che si basò su un testo Maya) e in seguito Churchward. Quest’ultimo imparò una lingua ormai andata scomparsa, che lo portò ad interpretare delle tavolette d’argilla scritte in tale lingua, e che contenevano le ultime testimonianze del continente di Mu. Vi sembra familiare come storia?
Churchward trovò queste scritte prima in India e poi anche in Messico, due luoghi così diversi in civiltà e cultura eppure con tali opere in comune (proprio come i Poneglyph). La storia che veniva raccontata era quella del continente Mu, chiamato anche “Lemuria” poiché se fosse esistita sarebbe stata anche la spiegazione dell’esistenza dei lemuri in luoghi così lontani fra loro come l’Africa, il Madagascar e l’India. In aggiunta, si diceva che la terra di nascita dei lemuri sarebbe stata la “culla dell’umanità”.
Churchward fornisce una vivida descrizione di Mu come la casa della civiltà Naacal, che fiorì tra 50.000 e 12.000 anni fa. C’erano 64 milioni di Naacal e vivevano in sette potenti città. Sebbene fossero divisi in dieci tribù, seguivano una religione ed avevano un governo.
Sfortunatamente, ogni traccia del Naacal è stata completamente cancellata “in quasi una sola notte” dopo che Mu è stato colpito da una serie di terremoti ed eruzioni vulcaniche. L’intero continente è poi sprofondato sotto “cinquanta milioni di miglia quadrate d’acqua”. Un evento del genere potrebbe essere stato anche ciò che ha causato la sparizione dell’Antico Regno in One Piece, causata da Imu nello stesso modo in cui abbiamo visto a Lulusia.
Inoltre, Le Plongeon sostenne come la civiltà dell’antico Egitto fosse stata fondata da quella che era una regina proveniente dal suddetto continente ormai scomparso. Inoltre, altri sfollati sarebbero fuggiti nell’America Centrale, diventando così i cosiddetti “Maya”.
In ogni caso, il regno di Mu ha lasciato un forte impatto sull’immaginazione giapponese, ispirando il nome di una rivista di mistero e occulto “Muu” e apparendo in molte opere di narrativa, forse la più famosa nel film Toho del 1963 Kaitei Gunkan, noto negli Stati Uniti come Atragon (1965).
La rilevanza che tale leggenda possiede in Giappone l’ha resa senza dubbio fonte d’ispirazione per Eiichiro Oda; i numerosi elementi in comune nella sua opera, e adesso il nome di Imu (individuo che teoricamente non sarebbe dovuto esistere) sembrano essere tutti indizi volti ad indicare il continente di Mu come qualcosa di fondamentale per la creazione della storia di One Piece.
