Il capitolo 1085 di One Piece è stata una bomba senza alcuna ombra di dubbio. Sebbene gli spunti di lore non siano poi troppi pregni di novità, sono comunque state date alcune importanti conferme riguardanti gli aspetti più misteriosi visti sinora in One Piece.
Abbiamo avuto ulteriori prove di come i Gorosei siano più forti di quanto siano stati mostrati sinora, avendo con sé dei poteri davvero spaventosi e con tutta probabilità originari da Frutti del Diavolo. Inoltre, è stato mostrato ancora un po’ Imu mentre parla a Cobra di temi decisamente tabù, come la volontà della D e dei Poneglyph.
E a proposito di Imu, ci viene svelato anche il nome reale di quest’individuo, il quale parla in terza persona usando come pronome il suo nome, “Mu”.
Un nome “inesistente”
Il nome di Imu-sama è spesso stato fonte di un elevato numero di teorie da parte dei fan e lettori di One Piece, e per diverse ragioni. Innanzitutto, il modo in cui viene scritto nella versione originale giapponese ha portato spazio a diversi modi di analizzare il suo nome. I caratteri usati per scrivere “Imu” sono “イ” e “ム”, rispettivamente “イム”, appartenenti all’alfabeto dei katakana.
Tuttavia, messi uno accanto all’altro ricordano anche il kanji che si usa per indicare Buddha, ovvero “仏”, sebbene i radicali (ovvero le parti spezzate del kanji) abbiano un significato proprio e diverso quindi dalle normali “sillabe” katakana.
Il “Mu” nel buddhismo viene utilizzato per indicare il “nulla”, il “vuoto”, “nessuna cosa”. Quest’analisi nel nome di Imu è stata avanzata più e più volte nel corso della serie, poiché si tratta di un individuo che “non esiste”, almeno non nella coscienza della popolazione comune.
In un certo senso, il suo nome potrebbe anche essere dovuto al fatto che ogni informazione riguardante gli eventi prima della nascita del Governo Mondiale sono stati cancellati, insieme ad ogni genere di prova legata al passato e all’esistenza di persone provenienti da quel tempo.
Di conseguenza, ciò varrebbe anche per Imu: il suo nome potrebbe essere interpretato non solo come il “Re del vuoto”, ma anche come una censura vera e propria al suo nome, come ad esempio “Re [VUOTO]”. Infine, una chicca interessante: un’ulteriore interpretazione del nome “Mu” sarebbe la parola giapponese per “sogno”.