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Dragon Ball, perché il rapporto allievo-maestro tra Gohan e Piccolo è stato fondamentale per entrambi

In Dragon Ball, Piccolo è sicuramente uno dei personaggi che subisce l’evoluzione maggiore all’interno della serie. È piuttosto interessante ricordare tutti i grandi cambiamenti che ha subito durante la storia, passando da essere l’ultimo villain della serie originale al diventare il fidato alleato di quello che una volta era il suo più grande nemico.

Le avventure su Namecc e contro Majin Bu hanno contribuito a formare il namecciano che vediamo oggi nella serie. Egli è diventato praticamente “lo zio” dell’opera, portando avanti i suoi insegnamenti non solo con Gohan, ma anche con sua figlia Pan.

È proprio l’aspetto di questo rapporto allievo/maestro che rende ancora più interessante il namecciano. Ricorderemo che egli ha iniziato ad addestrare il ragazzino quando Goku era morto contro Radish. A quel tempo, la sua personalità malvagia non era ancora stata smorzata dalle successive unioni, e questo si rifletteva nell’allenamento a cui aveva sottoposto il timido figlio del Saiyan. I loro modi di essere, come vedremo in futuro, sono stati necessari affinché tutto funzionasse.

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Il modo in cui l’uno beneficia dall’altro

A oggi, i fan continuano a divertirsi nel cercare le dietrologie nascoste dietro le scelte e il potere del namecciano. D’altronde, l’opera originale non fornisce troppe spiegazioni, ma alcune frasi d’effetto (e gli ultimi avvenimenti di Super) ci lasciano intuire come stiano davvero le cose. Un fan su Twitter ha tentato di sottolineare proprio il significato del rapporto tra i due personaggi di Toriyama, e le sue parole ci permettono di aprire un’interessante parentesi.

Oggi, Piccolo utilizza il suo potere per fare del bene e proteggere ciò che ama. Tutto ciò è stato possibile solo grazie a un cambiamento completo delle sue priorità, e alla grande influenza del piccolo Saiyan. È tutto questo che l’ha portato a compiere alcune delle scelte che altrimenti non avrebbe mai compiuto, come ad esempio quella di fondersi con Dio e con il grande Guerriero di Namecc.

Da allora, la sua personalità e le sue scelte sono state enormemente influenzate da loro. Per questo nell’ultimo film lo vediamo scegliere di usare le Sfere del Drago per ottenere un grande potere. E per questo si rifiuta di far semplicemente sparire i nemici con le Sfere: non è questo l’utilizzo per cui sono state create, e lui lo sa molto bene.

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Un tempo, il namecciano puntava solamente alla distruzione dei terrestri. Adesso, usa tutte le sue forze per salvarli. Questo è dovuto soprattutto al rapporto che ha creato con Gohan, un ragazzino gentile, buono e puro come il padre, e a cui si è inevitabilmente affezionato. D’altronde, malgrado tutto quello che ha subito, il ragazzo ha sempre stimato il suo maestro, e crederà sempre in lui durante tutta la storia.

Allo stesso tempo, questo rapporto è stato importante per Gohan perché aveva bisogno di qualcuno che gli infondesse la grinta necessaria ad agire. Ce lo ricordiamo perfettamente il ragazzino inerte che durante l’addestramento del namecciano si era rifugiato su una rupe. Piccolo ha donato al suo allievo lo spirito guerriero che ora lo contraddistingue, e questo lo testimonia soprattutto la sua aura demoniaca della sua ultima trasformazione. Voi che ne pensate, credete che il fan abbia ragione?

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Camilla Flocco

Camilla Flocco

Dragon Ball, One Piece e tutto ciò che ama il web.

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