Inutile dire come ormai l’intelligenza artificiale, specialmente grazie alla diffusione di ChatGPT, abbia preso un ruolo sempre più centrale all’interno delle innovazioni tecnologiche che stanno prendendo piede attualmente.
L’utilizzo di questa tecnologia per farsi aiutare nelle vicende quotidiane come il lavoro, lo studio, semplicemente per questioni di cultura personale o cose simili sembra iniziare ad essere una cosa particolarmente diffusa.
Tuttavia, non sempre essa si rivela essere lo strumento migliore, almeno non ancora. Sono necessari perfezionamenti drastici, e per questo sarebbe meglio fare attenzione se si decide di utilizzarlo in ambito lavorativo; questo almeno è ciò che avrebbe dovuto pensare un avvocato americano diversi giorni fa.
Un’idea che poteva avere risvolti diversi
Come riporta il New York Times, la storia riguarda l’avvocato Steven Schwartz dello studio Levidow & Oberman, il quale si trovava a difendere il suo cliente Roberto Mata. Quest’ultimo è stato un cliente della compagnia aerea Avianca, e dopo essersi ferito al ginocchio durante un volo di linea a causa di un carrello di servizio, ha deciso di fare causa alla compagnia.
A lawyer used ChatGPT to do "legal research" and cited a number of nonexistent cases in a filing, and is now in a lot of trouble with the judge 🤣 pic.twitter.com/AJSE7Ts7W7
— Daniel Feldman (@d_feldman) May 27, 2023
Questa ha cercato di far archiviare il caso, ma gli avvocati di Mata hanno deciso di presentare una lunga lista di decisioni giudiziare prese in passato per casi simili. L’avvocato Steven ha però deciso d’intentare una causa in tribunale utilizzando ChatGPT per ottenere delle ricerche legali da citare in quest’elenco, ma c’è stato un problema: tutte quelle che ha trovato ed usato erano state del tutto inventate dall’AI.
L’avvocato ha cercato di difendere sé stesso a questo punto, spiegando come non sapesse che i contenuti potessero essere falsi e dimostrando anche di aver chiesto a ChatGPT se fossero reali. Per tutta risposta, ChatGPT gli avrebbe dato una risposta affermativa, portando così l’avvocato a decidere di utilizzare queste fonti prendendole per buone. Risultato: una grossa figuraccia per l’avvocato, e un’udienza in cui potrebbe dover ricevere delle sanzioni per il comportamento effettuato.