Tesla, la casa automobilistica capitanata da Elon Musk, si trova nuovamente nell’occhio del ciclone. La società, negli scorsi giorni, ha subito una pesante fuoriuscita di informazioni sensibili.
Stiamo parlando di circa 100 GB di documenti resi pubblici, forse, da una persona interna all’azienda medesima. L’enorme mole di dati contiene numerose segnalazioni, fatte dai clienti alla società, aventi ad oggetto la sicurezza dei veicoli di Tesla e la modalità di guida assistita.
I documenti di Tesla resi pubblici
Il giornale tedesco Handelsbatt è stato il primo a riportare i dati sottratti alla casa automobilistica. Come già accennato nell’introduzione, i file ricevuti dalla testata giornalistica evidenziano molti problemi di sicurezza dei veicoli Tesla presentatisi nel corso degli anni.
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Più di preciso, i circa 23 mila documenti interni resi pubblici descrivono nel dettaglio quasi 3900 segnalazioni di problemi di auto-accelerazione e frenate autonome ricevute da Tesla tra il 2015 e il 2022. Molto frequenti anche i reclami riguardanti le frenate di emergenza e gli arresti improvvisi dovuti a falsi avvisi di collisione.
Oltre a questo, i dati fuoriusciti contengono più di 3000 segnalazioni di incidenti in cui gli stessi automobilisti “hanno espresso forti preoccupazioni circa la sicurezza del sistema di guida assistita di Tesla”. La maggior parte degli incidenti è avvenuta negli Stati Uniti, seguono a ruota Europa e Asia.
Da ultimo, sono stati resi di pubblico dominio anche numerosi dati personali: numeri di sicurezza sociale, e-mail, stipendi e dati bancari di più di 100 mila dipendenti di Tesla (incluso lo stesso Amministratore Delegato Elon Musk).
Secondo Dagmar Hartge, responsabile della protezione dei dati personali dello Stato federale di Brandeburgo, la violazione è avvenuta nei Paesi Bassi e assicura che le autorità olandesi stanno indagando sulla questione nel rispetto delle norme dell’Unione Europea in materia. Lo stesso Hartge non ricorda un data leak così tanto “imponente” e grave.
Per il momento, non ci resta che aspettare che le autorità olandesi terminino le indagini, cosicché avremo l’opportunità di scoprire l’identità delle persone che stanno dietro a questo gigantesco data leak.
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