Abbiamo imparato a conoscere negli anni Rent a Girlfriend, l’opera scritta e illustrata da Reiji Miyajima e con trasposizione anime su Crunchyroll, spesso in maniera estremamente negativa: personaggi piatti e senza personalità e che agiscono solamente in funzione della trama, scene estremamente imbarazzanti, senza senso e messe giusto per riempire le tavole, una storia estremamente diluita e scialba.
E questa è solo la punta dell’iceberg del disprezzo che quest’opera riceve, spesso a ragione veduta: un esempio è il famoso capitolo 218, estremamente criticato per una certa scena parecchio imbarazzante, tanto che in qualche sito “warez” (siti che rubano gli episodi legalmente trasmessi su siti ufficiali) è stato inserito in una categoria definita “Cringe”.
Eppure non è tutto così. Rent a Girlfriend ha anche avuto dei momenti dolci, toccanti e profondi, grazie quasi del tutto ai due migliori personaggi dell’opera, le nonne dei due protagonisti Chizuru e Kazuya, Sayuri Ichinose e Nagomi Kinoshita. Il tutto culmina splendidamente nel volume 18, la sublimazione massima di un messaggio meraviglioso: i nostri nonni sono orgogliosi di noi, sempre.
Il rapporto di Chizuru e i suoi nonni
Chizuru Ichinose, la deuteragonista di Rent a Girlfriend, non ha avuto una vita semplice dal momento che i suoi genitori sono morti in un incidente stradale quando lei era ancora molto piccola. Per questo motivo, è andata a vivere con i suoi nonni materni, Sayuri e Katsuhito Ichinose, l’unica famiglia rimasta alla ragazza.
La giovane ragazza è all’inizio chiusa, insicura, ancora tormentata dalla tragedia che tanto l’ha scossa. Ma poco alla volta, grazie al carattere dolce della nonna e ai continui incoraggiamenti del nonno, Chizuru comincia ad aprirsi, a esprimersi maggiormente, a essere forte.
Ispirata dal passato di nonna Sayuri, un’ex attrice di teatro alquanto famosa di nome Phoenix, la piccola comincia a sognare di diventare un’attrice famosa. Nonostante il parere contrario della moglie, nonno Katsuhito fin da subito supporta la nipote, dicendo di non arrendersi mai e di lottare per i suoi sogni a qualunque costo. Chizuru allora comincia a impegnarsi seriamente per raggiungere il suo obiettivo.
Abbiamo da un lato la nonna, persona riflessiva e saggia, forte dei suoi anni e delle sue esperienze che ben sa quanto sia difficile la carriera da attrice. Dall’altro, il nonno, il primo fan della ragazzina, che sostiene per un semplice ma dolce motivo: Chizuru è sua nipote, e come tale la sosterrà sempre, a qualunque costo, perché la felicità di lei sarebbe la cosa più bella per lui.
Un’altra tragedia
Purtroppo gli eventi prendono una piega orribile per la giovane Chizuru. Durante il periodo liceale della ragazza, suo nonno, guidatore di taxi, viene colpito da un camion. Le sue condizioni appaiono fin da subito estremamente disperate, e purtroppo l’intervento dei medici non può nulla. La ragazza è completamente distrutta, perché ha perso il suo amato nonno.
Prima di spirare però, nonno Katsuhito assicura alla sua adorata nipote che il suo sogno di divenire una grande attrice diverrà realtà, perché lei è una persona forte e combattiva. Fin da quando si trasferì da sola in centro città, Chizuru tiene una fotografia del nonno, con la quale ancora si confida quando si sente stressata: il solo pensiero del nonno la solleva, la rincuora, ma la riempie anche di tanta nostalgia.
Inoltre, prima del fatale incidente, Katsuhito chiede a sua moglie Sayuri di fare una domanda a Chizuru, qualora a lui fosse successo qualcosa. La nonna allora chiede alla ragazza: “Inseguire il tuo sogno ti sta facendo soffrire?“. Un secco “no” arriva dalla giovane. Sua nonna è allora rasserenata dall’immensa forza d’animo della nipote, e finalmente la sostiene appieno.
Per continuare a inseguire il suo sogno e anche pagarsi gli studi universitari, la ragazza decide di diventare una ragazza a noleggio, una persona che si finge la fidanzata del cliente che la prenota per passarci del tempo insieme, e assume il nome d’arte di Chizuru Mizuhara. Quest’esperienza non solo le serve per denaro, ma anche per migliorare le sue doti recitative.
Le vicende in breve
Arriviamo così all’inizio della vicenda di Rent a Girlfriend, dove Chizuru e Kazuya, il protagonista maschile, a causa di un qui pro quo verranno erroneamente considerati dalle proprie nonne, per coincidenza ospedalizzate nella stessa stanza, come fidanzati a tutti gli effetti.
Il leitmotiv della serie diviene piuttosto semplice e banale: il ragazzo è innamorato perso di Chizuru e farebbe di tutto per lei, mentre la ragazza non ne vuole minimamente sapere, e su questo equivoco ci saranno problemi con le nonne, i genitori del ragazzo, il suo gruppo di amici e perfino con la sua ex fidanzata.
Tra i vari eventi che si susseguono fino al punto di svolta, ce n’è uno sul quale vale la pena soffermarsi. Un giorno, la finta coppia va a trovare la nonna di lei, ancora ospedalizzata. Non appena Chizuru si allontana per impegni di lavoro, nonna Sayuri prende la mano di Kazuya, e gli racconta di come la ragazza da piccola era molto sensibile ed emotiva, e che molto spesso piangeva.
Nel corso degli anni la ragazza è diventata più sicura, più forte, ma sua nonna teme molto che Chizuru possa crollare quando sarà travolta dal dolore della perdita della nonna; è qui che Sayuri fa promettere a Kazuya una cosa per lei molto importante: “Stai sempre al fianco di mia nipote, e proteggila da tutto.”
La nonna si fida ciecamente del ragazzo, sa che è una persona stupenda e che farebbe di tutto per sua nipote, che per lei è la persona più importante, alla quale vuole un bene dell’anima. Esattamente come una vera nonna ama i propri nipoti, incondizionatamente, e non spera altro che stiano bene, siano lontani dai pericoli e siano con la persona amata.
Nonna Sayuri è preoccupata per Chizuru, ma è anche estremamente sollevata dal fatto che Kazuya, nonostante lui e la ragazza non stiano davvero insieme, giura di fare qualunque cosa per la nipote. Perché, nonostante l’equivoco e il continuo inganno, lui è veramente innamorato della ragazza.
Questo momento così dolce e toccante, il primo di una lunga serie da qui a breve, ci fa riflettere sui nostri nonni: sono coloro che più si preoccupano per noi, perché sanno che non potranno amarci a lungo, per colpa dell’età, e far sapere loro che la nostra vita sta andando bene, che siamo in buone mani, con un buon lavoro o che siamo felici, è il modo migliore per farli stare tranquilli e immensamente felici per noi.
La forza di volontà di Kazuya
La parte migliore dell’opera arriva quando Chizuru condivide con Kazuya il suo passato e tutta la storia della sua famiglia, di suo nonno e di sua nonna che avrebbero voluto che la loro cara nipote potesse diventare una grande attrice. Purtroppo la forza di volontà della ragazza va lentamente scemando, poiché sa che a sua nonna rimane comunque troppo poco tempo per vedere sua nipote brillare.
Ed è qui che Kazuya prende la miglior decisione possibile per aiutare Chizuru: promuovere una raccolta fondi online per trovare il denaro necessario per far girare un vero e proprio film, seppur amatoriale, con protagonista proprio la ragazza di cui è innamorato.
Il ragazzo allora si impegna giorno e notte per far sì che questa sua idea prenda vita, aiutato anche dalle colleghe di Chizuru (Ruka e Sumi), nonostante i vari dubbi e perplessità della sua finta fidanzata, pessimista sulla riuscita finale del tutto.
Nel frattempo, la nonna è venuta a conoscenza dell’iniziativa del ragazzo, e ne è molto felice. Ciò non fa che aumentare la stima e la fiducia che lei prova in Kazuya, tanto da confidare alla stessa Chizuru che lui è la miglior persona alla quale affidare la nipote.
Frattanto, la raccolta fondi riesce, e finalmente le riprese possono iniziare, con Chizuru sulle prime abbastanza incredula, per poi abbandonarsi a un pianto di gioia, ringraziando dal profondo del cuore Kazuya, che darà una grossa mano anche durante la produzione del film. È qui che forse la ragazza comincia a sviluppare dei sentimenti romantici per il ragazzo, ma non si pone ancora domande.
Sembra tutto perfetto: le riprese del film Ultramarine Costellation procedono a gonfie vele, Chizuru è piena di energia e vitalità e Kazuya è felice di poter aiutare la ragazza della quale è innamorato a coronare il sogno della sua vita, e nonna Sayuri ha il cuore pieno di gioia per la nipote, e chiedendo al suo defunto marito Katsuhito se sta vedendo Chizuru brillare.
Purtroppo, un’altra tragedia è dietro l’angolo per la ragazza.
Nonna Sayuri, per via dello stress, dell’emozione e dei problemi di salute, collassa a terra, priva di coscienza. Deve venire subito ospedalizzata, ma la prognosi è infausta: le sue condizioni di salute sono estremamente negative, potrebbe morire di lì a poco.
Lo spaesamento di fronte alla morte
Da lì, il mondo comincia a crollare per Chizuru. Che senso ha avuto tutto quello che hanno fatto? Che senso ha avuto la raccolta fondi? Che senso ha avuto girare un film amatoriale, se tanto sua nonna non potrà vederlo?
Chizuru è abbattuta, ma non lo dimostra piangendo. È la sua forza d’animo che crolla, che vacilla, quasi a rassegnarsi: “Dio è crudele a volte, non è così? Ho fatto un film per mia nonna che non vedrà mai.“
Quante volte è capitato anche a noi, di fronte al grave stato di salute di un nostro parente, abbiamo vissuto un senso di smarrimento, di disorientamento e forte rassegnazione di fronte al dramma della morte? Progetti, sogni, desideri che di fronte a ciò che non si può risolvere si infrangono, si dissolvono. Ancora non riusciamo a piangere, ancora stentiamo a credere che stia davvero accadendo.
Ma è qui che Kazuya compie forse l’azione più bella di tutta l’opera. Un gesto che permette a Chizuru di vivere gli ultimi momenti con sua nonna in maniera diversa, in modo che Sayuri possa apprezzare concretamente la nipote: con un computer e un proiettore, permette la trasmissione del film di Chizuru a nonna e nipote.
Prima che inizi, Kazuya leva il disturbo, e lascia le due donne da sole, in modo che possano condividere l’ultimo loro momento di intimità tra parenti, tra nonna e nipote.
Un amore incondizionato
Il film inizia, e per dieci minuti il mondo per Chizuru sembra fermarsi, completamente immobile e silenzioso. Ma, non arrivando nessuna reazione dalla nonna, la ragazza pensa che tutto questo sembri completamente inutile: era impensabile credere che sua nonna potesse ancora fare questo sforzo, ormai non ha più le forze nemmeno per aprire gli occhi.
Ma all’improvviso, sul viso dell’anziana signora, le labbra arrivano a formare un sorriso. Un sorriso sincero, di profondo orgoglio. Nonostante le condizioni di salute al limite, nonna Sayuri è riuscita a vedere un piccolo pezzo del film di sua nipote. E di Chizuru è completamente orgogliosa.
Sebbene l’anziana donna sia sul punto di spirare, ella non ha dimenticato sua nipote, anzi, probabilmente l’ultimo suo pensiero va proprio a lei, a Chizuru Ichinose, alla sua dolce nipote che tanto ha amato e tanto ha incoraggiato, nonostante i dubbi iniziali, a coronare il sogno di diventare un’attrice. E finalmente Sayuri può vederlo realizzato; questa è l’ultima, grande gioia per l’anziana.
Quando le funzioni cognitive sono intatte, gli ultimi pensieri delle persone anziane sono sempre rivolti a chi hanno amato in vita, alla propria famiglia, ai propri cari. Perché la loro fonte di felicità, il loro motivo di orgoglio quando la loro vita è sul viale del tramonto non è più il loro passato e le loro esperienze, ma la felicità dei figli, dei nipoti. E, sapendo che loro sono felici, i nonni possono così andarsene in serenità.
E sono proprio queste dolci parole che, spinta dalle ultime forze, Sayuri riesce a pronunciare alla sua amata Chizuru: le dice che il film era magnifico, che è orgogliosa di sua nipote. Lei è tutto il suo orgoglio e tutta la sua gioia. “Ti amo tantissimo, Chizuru” sono le ultime, meravigliose, toccanti parole che l’anziana rivolge a sua nipote, che senza pensarci contraccambia. Ed è allora che Sayuri spira, felicemente.
Un fiume di lacrime
Nei giorni successivi, viene svolta la cerimonia funebre di Sayuri, al quale partecipa anche la sua amica Nagomi Kinoshita, la nonna di Kazuya, molto legata alla sua defunta compagna di ospedale. Chizuru sembra stare bene, e torna alla sua routine quotidiana. Ma Kazuya, che sentì le parole di sua nonna di quanto la nipote si nasconde dietro una forza apparente, sa che non è così.
Il ragazzo allora decide di affittarla come ragazza a noleggio non per suo diletto personale, ma per farla stare bene il più possibile, distrarla, farla sorridere sinceramente. E infatti i due passano una giornata serena, all’insegna del buonumore e dell’affetto, fino a quando Kazuya, indirettamente con una metafora, fa capire a Chizuru che non serve tenersi dentro tutta la sofferenza: a volte è giusto piangere, sfogarsi.
Ed è qui che, con una meravigliosa sequenza squisitamente disegnata ed estremamente toccante, l’apparente scudo emotivo di Chizuru crolla. Dal non sembrare per nulla toccata dalle parole di Kazuya, ma poi, piano piano, si lascia andare in uno struggente e intenso pianto. E piange, Chizuru piange tantissimo, perché è stravolta dalla scomparsa dell’amata nonna, della mancanza del nonno.
La reazione della ragazza è assolutamente normale: la tristezza maggiore per la perdita di un parente anziano non è dovuta subito alla scomparsa. Più spesso è invece dovuta a quel senso di nostalgia, qui momenti che passavi insieme, quella quotidianità che non tornerà più indietro.
Ed è qui che si chiudo l’arco più toccante e bello di Rent a Girlfriend. Forse non una delle migliori opere uscite, a tratti blanda, a tratti addirittura imbarazzante. Ma per questa parte non si può che fare tanti complimenti all’autore, per averci mostrato il lato più bello dell’opera, e averci fatto riflettere su quanto è importante il valore dei nonni.
Nonni che dobbiamo sempre ricordarci di amare, come loro amano noi nipoti più di ogni altra cosa, perché loro sanno bene che il loro tempo sulla Terra è più corto degli altri ma non per questo ci ameranno di meno. Nonni che saranno orgogliosi di noi, sempre.
