Law è un personaggio davvero importante in One Piece, ma ciò che lo ha reso così famoso è stato anche il suo background mostrato a Dressrosa, attraverso uno dei flashback più toccanti visti nell’opera di Eiichiro Oda.
Esso ha introdotto il personaggio di Corazon, facente parte della famiglia di Doflamingo. Il fratello ha mostrato una personalità ben diversa da quella del malvagio ex governatore di Dressrosa, facendo quasi da genitore a Law dopo il suo coinvolgimento nella banda dei Donquixote.
Cora è stato un personaggio molto complesso, che ha dovuto convivere con la difficile scelta di mettersi contro un membro della sua stessa famiglia tanto da non riuscire nemmeno ad ucciderlo nonostante avesse riconosciuto i tratti estremamente malvagi che Doflamingo non esita in alcun modo a mostrare.
Doveva essere una fine diversa
Con un sacrificio che ancora viene ricordato profondamente, sia da parte dei lettori “normali” che da quelli particolarmente amanti di Law, nei suoi ultimi attimi di vita Corazon morì in un modo che gli si addiceva impeccabilmente, ovvero con un sorriso stampato sul volto.
Tuttavia, sembra che questa scena inizialmente non convinse molto l’autore e l’editor del manga quando si trovarono ad esaminarla insieme per la prima volta. Queste sono le parole che Sandman ci rivela all’interno di un suo nuovo tweet, nel quale viene raccontata un’interazione tra l’autore del manga e il suo editor al tempo, Sugita.
La conversazione in questione è stata svelata dall’editor stesso nel 2017:
“L’editor Sugita ha svelato nel 2017 di aver parlato con Oda sul dover cambiare il sorriso “unico” di Corazon con uno semplice. Oda decise di mantenere quel sorriso. L’editor disse: “questo sorriso è impressionante perché è adatto alla sua personalità imbranata ma adorabile”.
Insomma, fortunatamente la decisione dell’editor e di Oda è stata quella che di sicuro la maggior parte dei lettori avrebbero preferito. Poter vedere Cora e le sue caratteristiche più bizzarre e sciocche anche in quel tragico momento è stato significativo per il personaggio stesso, che è finito con il passare la sua “volontà” al piccolo Trafalgar.