Da quando è iniziato il Reverie in One Piece, troppi anni fa ormai, ci siamo portati appresso diverse questioni rilevanti alla quale ancora oggi è difficile dare risposta. Tuttavia, oltre agli indizi dati nel corso di alcuni capitoli “d’intervallo” di Wano, adesso anche il capitolo 1084 di One Piece ci aiuta ad ottenere alcune importanti risposte.
Quando Akainu, Kurouma e Kizaru hanno posto alcune questioni importanti sul tavolo avvenute dopo il Reverie, abbiamo scoperto tre questioni principali da affrontare: l’omicidio di Cobra, la scomparsa di Bibi e il tentato assassinio di re Charlos. Riguardo quest’ultimo, prima del Reverie abbiamo visto come le sue azioni l’hanno portato a prenderle da uno dei draghi celesti presenti a Marijoa, Saint Mjosgard, dopo che Charlos ha tentato di rapire Shirahoshi per renderla sua schiava.
Il drago celeste è stato trasportato in ospedale per ricevere delle cure, e le notizie successive riguardanti il suo stato di salute sono giunte solo alla fine di tutto, riportando come la questione tra i due tenryuubito si trovava tra le mani dei Cavalieri Sacri. Tuttavia, la verità dietro l’attacco nasconde delle questioni dalla gravità ben più grande.
Quando un tenryuubito viene preso di mira
Non sappiamo con certezza in che modo agiscono i Cavalieri Sacri quando c’è una disputa tra draghi celesti; al contrario, sappiamo bene che quando una persona comune alza anche un dito nei confronti di un tenryuubito o peggio, la uccide, la situazione degenera in modo sconsiderato portando un Ammiraglio in persona sul luogo del “misfatto”.
Mjosgard la prima volta ha colpito Charlos in testa, mettendolo fuori gioco. Stavolta però il drago celeste ha usato Bartholomew Kuma per attaccare coloro che stavano cercando di salvare la principessa del regno di Ryugu.
Il fratello di Shirahoshi stava per mettere a repentaglio ogni sforzo fatto dalla sua nazione per arrivare al Reverie, ma fortunatamente anche Mjosgard è accorso in tempo per lasciare che intervenissero al suo posto due membri noti della flotta di Luffy: i “pirati” Sai e Leo.
In una combinazione di colpi davvero devastanti, i due hanno inflitto un colpo micidiale al tenryuubito, tanto da far pensare che l’avessero ucciso. E sebbene Mjosgard abbia detto di volersi prendere tutta la responsabilità delle azioni di Sai e Leo, questo evento sarebbe capace di dar vita a grandi problemi, finendo anche con l’essere annotato come un atto di guerra da parte della flotta di Luffy, sebbene tutto dovrebbe essere considerato frutto di un… incidente.
E forse, chissà, quest’incidente alla fine potrebbe rivelarsi essere addirittura quello che, alla fine di Dressrosa, finì con l’essere menzionato dal narratore del manga dopo che la flotta di Luffy venne ufficialmente formata.
Tra la loro aggressione a un tenryuubito e Bartolomeo che dà fuoco alla bandiera di Shanks, arrivando poi a Luffy che ottiene il trono d’imperatore, ogni pirata facente parte di questa flotta sembra star diventando protagonista di eventi incredibilmente impressionanti.
Sai e Leo sono stati riconosciuti come pirati, il che significa che al Governo Mondiale e alla Marina non servirebbe molto per scoprire anche la loro appartenenza alla flotta di Luffy. E anche se Mjosgard si è preso tutte le responsabilità, non è detto che Charlos e Roswald non possano spingere in qualche modo un Ammiraglio ad intervenire, usando il loro status.
