Pensavate di salvarvi dall’aumento di prezzo delle bustine di Magic the Gathering perché giocavate in digitale grazie a Magic Arena? Dal 18 maggio dovrete ricredervi, perché un apprezzamento sul valore delle gemme è in dirittura d’arrivo su tutti gli account europei (e solo quelli).
Saranno stati i problemi di liquidità di fronte alla fattura presentata dai Pinkertons, che Wizards of The Coast ha squizagliato per perquisire la casa di un fan, o la correzione di un modello di business insostenibile? La vera motivazione dietro l’aumento dei prezzi delle gemme è un mistero che i fan del TCG non hanno alcuna intenzione di stare a risolvere.
Per i giocatori questo è solo l’ultimo di una grande lista di oltraggi, che a pochi minuti dall’annuncio ha già scatenato sarcasmo e veleno nei cyberspazi della community di Arena. Un aumento di prezzo giusto prima dell’espansione a tema Signore degli Anelli… curioso!
Perché Arena aumenta i prezzi del 10%
La motivazione ufficiale, spiegata nella newsletter di Magic Arena, è “raggiungere la parità dei prezzi tra i dispositivi e le piattaforme in tutta Europa, tenendo in considerazione l’imposta sul valore aggiunto“.
I dispositivi con prezzo divergente menzionati nel comunicato sarebbero quelli mobili, come smartphone e tablet, su cui Arena è sbarcato ormai nel marzo 2021. La versione di Arena per Android e iOS era infatti arrivata sul mercato con un prezzo delle gemme leggermente più alto rispetto al PC.
La differenza si deve in parte all’obolo che Wizards of The Coast è obbligata a pagare verso gli store digitali (Google Play Store e App Store) quando un utente effettua un acquisto. Ma c’è un’altra motivazione per questo aumento di prezzo nelle nuove versioni del gioco, cioè la correzione di un vecchio errore commesso dal marketing team in tema di tasse e localizzazione, che causava guadagni minori nelle versioni PC di Arena.
L’antico errore (parentesi sull’IVA)
Il succo del discorso è che, forse per errore, i prezzi europei avevano lo stesso valore nominale di quelli americani; Wizards of The Coast non aveva tenuto in considerazione l’IVA nel calcolare i prezzi delle gemme, e non potendo addebitare le tasse al cliente in un secondo momento ha finito per pagare “di tasca propria” le tasse europee dal 2017 a oggi.
Questo “intaccamento” nel valore dei beni digitali (le gemme) non si è verificato negli Stati Uniti, dove i prezzi sono mostrati al cliente “tasse escluse“. Quindi, per acquistare 750 gemme, l’utente americano clicca sul pulsante che dice “4,99$”, ma poi paga 4,99$ + VAT (una tassa dall’importo variabile non inclusa nel cartellino/banner, che in una trentina di stati si aggira attorno al 6-10%, mentre in altri è completamente assente).
Tuttavia in Unione Europea i prezzi mostrati al cliente devono già comprendere questa VAT (in Italia IVA), che è sempre obbligatorio pagare; a Wizards of The Coast sarebbe quindi bastato alzare il prezzo mostrato dentro il client di Magic Arena (“sul cartellino”) per compensare il mancato addebito, quello che gli americani subiscono regolarmente al checkout. Invece, per ragioni inconoscibili e bizzarre, il cartellino ha continuato a mostrare 4,99€, ai quali però è vietato aggiungere ulteriori addebiti.
Il cliente europeo cliccava il pulsante 4,99€, e pagava effettivamente 4,99€. Wizards of The Coast era quindi costretta a rinunciare a circa il 21% di quel denaro per pagare la VAT all’Europa.
I nuovi prezzi delle gemme
Il 18 maggio 2023 entrerà in vigore il seguente listino, riferito ovviamente ai pacchetti di gemme. I cambiamenti saranno implementati solo nella versione di Magic Arena per PC, mentre le altre rimarranno invariate.
750 gemme: 4,99 USD/EUR -> 5,49 EUR
1600 gemme: 9,99 USD/EUR -> 10,99 EUR
3400 gemme: 19,99 USD/EUR -> 21,99 EUR
9200 gemme: 49,99 USD/EUR -> 53,99 EUR
10.000 gemme: 99,99 USD/EUR -> 107,99 EUR
L’aumento di prezzo diminuisce sostanzialmente il risparmio marginale dato dall’acquisto di grossi pacchetti di gemme, ma a conti fatti continua a convenire il bundle più grosso. Da notare però che verrà a mancare il “left digit effect“, secondo cui la cifra più a sinistra in un prezzo “ipnotizza” il consumatore. Un dettaglio che potrebbe affossare i guadagni totali di WotC anche dopo l’aggiornamento dello store.
Perché proprio ora?
Ora che l’euro vale più del dollaro, il valore reale di quel “mancato guadagno” è aumentato, ragion per cui i prezzi delle gemme su Magic Arena verranno finalmente aumentati del 10%. Nonostante le burle e le gogne virtuali dei giocatori non si tratta di un aumento esagerato: la media delle VAT europee si aggira attorno al 21%, quindi il doppio rispetto alla maggiorazione effettivamente apportata.
L’aumento di prezzo tiene presente del tasso di cambio, e anche dopo aver equalizzato le due valute, gli europei finiscono per pagare, in media, qualche centesimo in meno. Ovviamente chi paga meno di tutti sono gli Americani residienti in Alaska, Delaware, Montana, New Hampshire, e Oregon, dove le imposte sul valore aggiunto non esistono.
Il cambiamento era nell’aria vista l’uscita ormai imminente di Magic Arena su Steam. L’approdo del TCG è previsto per il 23 maggio, una buona occasione per riconquistare i molti giocatori scoraggiati dalle pessime prestazioni del client proprietario.
Magic Arena, e soprattutto Wizards of The Coast, continuano ad essere flagellati dalla community per scelte poco “market friendly”. Per esempio, all’interno dello stesso comunicato di cui vi abbiamo parlato, viene menzionato anche il divieto per i giocatori europei di pagare in dollari, scappatoia che grazie al tasso di cambio favorevole avrebbe permesso di risparmiare qualche soldo. Basterà il lancio su Steam a ribaltare questa brutta reputazione?
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