La rivelazione dei Cavalieri Sacri nel capitolo 1083 di One Piece, o almeno di quelle che sarebbero le loro sagome, ha messo in fermento l’intera fanbase del manga. Queste figure sono state anticipate alla fine di Wano da Kurouma, e sebbene molti sembravano essere rimasti perplessi dalla loro reale importanza nella storia, le parole di Dragon sembrano chiarire come non saranno un nemico da poter sottovalutare.
Essi saranno di certo delle figure che dovranno schierarsi contro l’Armata Rivoluzionaria, visto il ruolo che sembrano avere e i doveri che li portano ad andare a riscuotere i tributi per il Governo Mondiale. E parlando di personaggi di cui si conosce solo la sagoma ed ipotesi sulle loro implicazioni, ma non la reale identità, Imu-sama è un altro che ci torna subito alla mente.
Da quando è uscito il capitolo 1083, moltissimi fan hanno costruito delle varie teorie sul misterioso Imu-sama, pensando che con la continuazione del flashback di Sabo nelle prossime pagine, si avrà finalmente modo di vedere il reale volto di questo personaggio.
Il secondo più grande mistero del manga potrebbe concludersi presto
Le speculazioni su Imu e sulla sua identità procedono senza sosta da quasi oltre mezza decade, sin dalla prima introduzione negli attimi precedenti l’inizio del Reverie, un evento cruciale per tutte le potenze esistenti all’interno del mondo di One Piece.
Questo volto nascosto in una sagoma dalla forma decisamente bizzarra ha scatenato un sacco di teorie ed ipotesi, sia per quanto riguarda il suo sesso e possibile aspetto fisico, che per il potere di cui potrebbe essere in possesso.
Si pensa che Imu sia un personaggio femminile, e dopo gli eventi di Lulusia l’idea che abbia con sé il controllo di qualche potente Arma Ancestrale non è poi così campata per aria. In alternativa anche il possesso di un incredibile Frutto del Diavolo potrebbe essere considerato valido, sebbene in questo caso dovremmo tuffarci nelle teorie su quale potrebbe essere, e se inoltre fosse anche Risvegliato (cosa probabile, trattandosi di un personaggio apparentemente dalla potenza inarrivabile nel Governo Mondiale, ben al di sopra di Akainu e dei Gorosei).
Ma se queste prossime pagine riveleranno davvero il mistero sul Trono del Vuoto, e con esso anche il volto di Imu, cosa accadrebbe poi? Oda in questo modo ci avrà rivelato un altro grande mistero all’interno della Saga Finale, non poco dopo averci fatto comprendere in che modo i Frutti del Diavolo sono in grado di nascere.
Oda ha promesso di disegnare ogni singolo mistero rimasto nella storia, ed Imu è senza dubbio uno di essi, con la sua vera identità che è diventata rapidamente in questi anni tanto importante quasi quanto quella di Joy Boy, del tesoro di Roger, o della madre di Luffy.
Tuttavia, dobbiamo fare ben attenzione a ciò che Oda mostrerà quando disegnerà quella persona sul Trono. L’autore ha un’abitudine molto grande nel trollare i fan e portarli a conclusioni fuorvianti, e la rivelazione di Vegapunk (o meglio, di uno dei suoi corpi) all’inizio dell’arco di Egghead è stata una delle prove più recenti.
Oda potrebbe decidere di sviare i fan mostrando un altro individuo e ritardando ulteriormente quest’importantissima rivelazione, sempre ipotizzando che questo sarà davvero il capitolo in cui il personaggio di Im verrà esposto ai lettori.
Il trono del vuoto, chiamato così poiché il non avere un reggente era simbolo di pace ed uguaglianza tra le nazioni, esiste sin dal secolo di Vuoto; circondato da 20 armi che simbolizzano le 20 nazioni fondatrici, esse si trovano lì per indicare la loro protezione verso il trono, e durante il Reverie ogni regnante è obbligato a giurare di non volerlo occupare spinto dai propri scopi personali.
Se quando il mondo intero di One Piece scoprirà chi è l’individuo dietro il Governo Mondiale, e che siede sul Trono del Vuoto, sarà un momento che lascerà sicuramente di stucco tutti i fan. Da lì, forse arriveremo a scoprire anche qual è il tanto agognato tesoro di Marijoa alla quale puntava Doflamingo (ricordiamo che in Giappone anche le persone vengono considerate un “tesoro nazionale”).