One Piece 1083 è stato rilasciato dai leaker negli scorsi giorni. Dopo la pausa della Golden Week, i fan hanno potuto assistere sia all’arrivo di Sabo a Kamabakka che all’inizio del suo flashback in cui racconta finalmente ai suoi compagni ciò che è successo al Reverie.
In particolare, il capitolo 1083 inizia il flashback, che probabilmente continuerà anche nel prossimo capitolo.Sabo ci racconta della lotta tra gli ammiragli e l’Armata Rivoluzionaria, e tra i vari personaggi vediamo anche Karasu in azione. Abbiamo già parlato di lui diverse volte. Il comandante dell’armata del nord è così peculiare che non si può fare a meno di parlarne, d’altronde.
E’ soprattutto il suo Frutto del Diavolo ad aprire molte domande nelle menti dei fan, e in questo capitolo scopriamo per la prima volta il suo nome: è il Su Su no Mi. Abbiamo scoperto che non è un semplice frutto in grado di convocare i corvi o di trasformare l’utilizzatore in corvo, ma qualcosa di più. Sfrutta infatti il potere della fuliggine, e permette al rivoluzionario di creare tutto ciò che egli desidera attraverso di essa. Per qualche ragione, però, egli preferisce sfruttarla per creare dei corvi. Oggi, ci interroghiamo proprio sul perché abbia scelto questi animali.
Perché il corvo?
Tra le varie teorie dei fan, la più gettonata è quella che sostiene che sia una citazione a Itachi Uchiha, di Naruto. Il personaggio d’altronde ha un grande legame con questo uccello, che è apparso spesso nel corso della serie di Kishimoto. Oda cita spesso il mangaka nella sua opera, e questo potrebbe essere un altro richiamo alla loro amicizia. Ma assodato ciò, sarà davvero questa l’unica ragione? Cos’altro potrebbe indicare?
Come sappiamo, Karasu indossa una maschera da dottore della peste veneziano. Quella che potrebbe essere una semplice scelta stilistica di Oda potrebbe indicare anche qualcos’altro. Se non crediamo che serva per proteggerlo dal respirare la fuliggine, essendo egli stesso la fuliggine, possiamo teorizzare che semplicemente sia il suo modo di manifestare ulteriormente il suo amore per i corvi e accentuare il suo tocco tenebroso. D’altronde, il suo nome in giapponese vuol dire proprio “corvo”.
Di per sé, inoltre, anche se sappiamo poco di lui percepiamo già Karasu come un personaggio piuttosto oscuro, ed egli potrebbe semplicemente rispecchiarsi in questi uccelli oltre a trovarli piuttosto comodi mezzi di ricognizione.
Sembra invece piuttosto improbabile che il corvo venga utilizzato come segno malevolo, per il fatto che nella cultura giapponese questo uccello non ha una connotazione negativa ma viene invece usato come simbolo di vittoria, guida ed è anzi un segno di fortuna.
Speriamo Oda chiarisca meglio il significato di questa scelta in futuro. Nel frattempo, non ci resta che teorizzare.
