Spesso e volentieri un buon protagonista riesce a rendere sopraffina anche un’opera che di per sé sarebbe semplicemente mediocre. Molto spesso, sia nel panorama anime e manga sia più in generale, riusciamo a chiudere un occhio su una storia che in teoria non avrebbe nulla di speciale se al suo interno riusciamo a trovare personaggi in grado di coinvolgerci, emozionarci e lasciarci un segno nel profondo. Il protagonista di una storia, più di qualsiasi altro “attore” al suo interno, è fondamentale in questo processo.
Nella storia dell’animazione giapponese, poi, è innegabile ci siano alcuni protagonisti che hanno praticamente fatto la storia: alcuni hanno creato un topos letterario, aprendo la strada per tutti quelli che sono venuti dopo di loro, altri invece sono riusciti grazie al genio del loro autore a riscrivere completamente uno stereotipo. In entrambi i casi si tratta di protagonisti iconici, il cui nome è noto praticamente a chiunque.
Ma di chi stiamo parlando? Beh, senza ulteriori indugi, vediamo i protagonisti più iconici nella storia dei manga!
Ash Ketchum (Pokémon)
Come potevamo iniziare questa classifica se non con un eterno ragazzino che ha da pochissimo concluso il suo viaggio sul piccolo schermo?
Ash Ketchum, o Satoshi se preferite il nome giapponese, è noto a tutte le generazioni: dai più grandi fino ad arrivare alle nuove generazioni non c’è nessuno che non abbia mai visto il volto di Ash e del suo Pikachu, che non abbia sognato di catturarli tutti come lui o di diventare un maestro Pokémon.
Ash ha terminato il proprio viaggio proprio con la conclusione della precedente serie di Pokémon, tuttavia l’ultimo episodio ha rivelato un finale aperto che potrebbe lasciar presagire un suo possibile ritorno, almeno nei film legati al brand.
Joe Yabuki (Ashita no Joe)
Iconico, epico, fonte di ispirazione per la generazione dei nostri genitori (e non solo), Joe Yabuki è sinonimo di caparbietà e determinazione.
Il protagonista di Rocky Joe (il cui titolo giapponese sarebbe Ashita no Joe, Il Joe del Domani) è protagonista di uno dei percorsi di sviluppo più significativi ed importanti di sempre: all’inizio dell’opera è un attaccabrighe privo di ambizioni, una testa calda capace solo di tirare pugni e litigare con gli altri che crede, già da adolescente, che la vita gli abbia definitivamente voltato le spalle senza più possibilità di rimedio.
Scoprirà grazie alla boxe che non è così e che persino uno “scarto di società” come lui può realizzare qualcosa, può lasciare la propria impronta… “Finché non ci sarà più niente da bruciare”.
Saber (Fate/Stay Night)
Saber, la cui vera identità è quella di Arturia Pendragon, ha da sempre una grande sfortuna: la route in cui è protagonista possiede un adattamento pessimo che non riesce a rendere giustizia al personaggio. Ciò porta buona parte del pubblico ad avere un’immagine solo parziale di lei e della sua caratterizzazione; questo, però, non la rende meno iconica e nota.
All’interno dell’immaginario collettivo Saber è sicuramente la “versione giapponese” più nota di Re Artù e la sua estetica ha fatto da apripista per un enorme numero di personaggi, così come l’iconico ahoge (il piccolo ciuffo di capelli biondi) tanto amato da Nasu e Takeuchi.
A contribuire a renderla ancora più iconica, poi, c’è l’enorme quantità di Saberface in circolazione all’interno dello stesso brand di Fate: qui trovate una “piccola” lista.
Naruto Uzumaki (Naruto)
Per i nati tra l’inizio e la fine degli anni ’90 uno dei protagonisti più noti e iconici di sempre, nonché quello che forse ricordiamo con più affetto, è sicuramente Naruto Uzumaki, il giovane ninja orfano e temuti da tutti gli abitanti del Villaggio della Foglia che sognava di diventare Hokage.
Il percorso di Naruto, che da bambino isolato e allontanato diventa un giovane in grado di costruire legami con chiunque e di comprendere il dolore interiore di ogni antagonista che gli parasse di fronte, è stato e rimarrà sempre estremamente significativo nella nostra storia come lettori e persino come individui.
Il finale dell’opera potrà anche non essere piaciuta a tutti, tuttavia al di là di questo Naruto ha conquistato un posto nel cuore di tutti noi e probabilmente non lo lascerà mai.
Luffy (One Piece)
Altro ironico protagonista che tutti i nati negli scorsi decenni conoscono è ovviamente Luffy, il protagonista di One Piece. A differenza di Naruto, poi, l’opera di Eiichiro Oda è ancora in corso e ciò non fa altro che aumentare la già incredibile popolarità del personaggio.
Apparentemente semplice e superficiale, Luffy riesce più volte a dimostrare di essere un personaggio profondo, al quale importa sinceramente degli altri e che farebbe di tutto per aiutare i membri della sua Ciurma, dimostrando quindi a chi lo sottovaluta definendolo un pessimo protagonista di essere in realtà uno dei punti di forza di One Piece.
Sicuramente ci mancherà quando l’opera giungerà inevitabilmente alla sua fine, ma nessuno di noi riuscirà mai a dimenticare quel giovane col cappello di paglia e il suo sogno, il più emozionante di tutti: essere l’uomo più libero di tutti i mari.
Conan Edogawa (Detective Conan)
Tra gli appassionati di romanzi di tutto il mondo uno dei personaggi più noti è sicuramente Sherlock Holmes, il detective creato dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle.
È logico, dunque, che tra gli appassionati di anime e manga uno dei protagonisti più iconici di sempre sia Conan Edogawa, detective rimpicciolito il cui sogno è proprio quello di diventare “lo Sherlock Holmes del Terzo Millennio”.
Il “super detective con gli occhiali” ha colorato i pomeriggi di ognuno di noi, spingendoci a riflettere sui casi più disparati e fantasiosi, a temere gli Uomini in Nero come se fossero i criminali più temibili mai esistiti e ad emozionarci di fronte alle storie d’amore create da Gosho Aoyama: alla base di tutto questo, però, c’è proprio Conan, coi suoi gadget, il suo design e il suo iconico “la verità è sempre una sola”.
Son Goku (Dragon Ball)
Ancora prima di Conan, ancora più di Luffy e Naruto, il cuore di tutti gli appassionati di anime e manga nel mondo è stato conquistato da un ragazzino con la coda arrivato sulla Terra quando era ancora un neonato: Son Goku.
Dai più giovani fino ad arrivare alle generazioni più cresciute non esiste nessuno che non conosca il nome di Goku, che non lo abbia visto almeno una volta scontrarsi con uno degli altrettanto iconici antagonisti di Dragon Ball o non si sia emozionato durante una sua trasformazione.
C’è chi correva a casa dopo la scuola per non perdersi la puntata del giorno e chi ancora oggi corre in fumetteria per acquistare il nuovo volume di Dragon Ball Super. In entrambi i casi, però, possiamo affermare una cosa con certezza: il nome e il volto di Son Goku rimarranno indelebili nella storia di anime e manga più di qualunque altro.
