Tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo sperimentato l’amore romantico, innamorandoci di un’altra persona. Avere il cuore che batte a un ritmo differente dal solito che concediamo a una persona in particolare, ritmo che desideriamo ci accompagni per il resto delle nostre vite. Sognare, desiderare l’altra persona, innamorarsi di ogni sua sfaccettatura.
Chiunque abbia avuto una relazione nella propria vita sa di cosa sto parlando: l’amore è un sentimento travolgente, un viaggio da percorrere in due, una danza che si può compiere solamente con un’altra persona. Nessuno però conosce subito come ballare questa stupenda danza, ci vuole tempo per impararla, e nel mentre ci possono essere cadute rovinose, piccoli inciampi e incomprensioni.
Un’opera che descrive con una dolcissima delicatezza questo piccolo viaggio della vita è sicuramente A Galaxy Next Door, manga di Gido Amakagure (già autrice di Sweetness and Lightning, adattato come anime su Crunchyroll), pubblicato da Aprile 2020 e che, in questa stagione primaverile 2023, sta ricevendo un adattamento animato, sempre disponibile su Crunchyroll.
A Galaxy Next Door è in grado di offrirci molti spunti sul tema dell’innamorarsi per la prima volta, e lo fa con una trama tenera, candida e assolutamente deliziosa. Ci saranno spoiler provenienti sia dall’anime che dal manga, quindi se non volete rovinarvi la sorpresa su alcuni toccanti colpi di scena, non proseguite oltre la lettura dell’articolo.
A Galaxy Next Door in breve
Dopo la morte del padre e dato un rapporto gravemente deteriorato con la madre, Ichiro Kuga si rimbocca le maniche per garantire un futuro alla sua sorellina Machi e al fratellino Fumio, grazie a tanti sacrifici e a un importante lavoro come disegnatore di manga.
Purtroppo complici le scarse finanze del nucleo famigliare, che si compongono quasi interamente di una piccola eredità del padre, Ichiro ha a disposizione ben pochi mezzi per disegnare, tanto da dover rinunciare al disegno digitale. La sua salute mentale comincia a vacillare quando i suoi due assistenti si licenziano: il terrore di non riuscire a poter garantire un dignitoso futuro ai suoi fratellini è per Ichiro straziante.
Ma un giorno, gli viene consigliata e affidata una nuova assistente, la bellissima Shiori Goshiki, che, nonostante sia solo di recente una lettrice di manga, è in grado di realizzare disegni praticamente identici a quelli di Ichiro. Grazie al suo aiuto, il ragazzo è in grado di completare le incombenti scadenze del manga.
Per evitare che Shiori si punga con uno strumento appuntito, Ichiro inavvertitamente tocca un’aculeo che spunta dal corpo della giovane, e per un momento i due si trovano trasportati nell’immensità dello spazio. Shiori Goshiki non è una semplice umana: lei è la Principessa del Popolo delle Stelle.
Secondo la tradizione, chiunque tocchi l’aculeo sulla schiena di una femmina del Popolo delle Stelle sarà obbligato a rispettare un vincolo di matrimonio, pena la sofferenza fisica di chi ha toccato l’aculeo. È qui che la storia di A Galaxy Next Door inizia a prendere forma.
La vicinanza fisica: tenero momento o dipendenza affettiva?
Da qui inizia la storia tra Ichigo e Shiori, sicuramente non facile agli inizi: il ragazzo si vede inizialmente costretto a dover adempiere a questo voto, vorrebbe trovare un modo per romperlo e non essere più vincolato ad esso, perché non sente niente, mentre la ragazza risulta un po’ indispettita dal fatto di essere stata toccata proprio sull’aculeo, ma vuole rispettare il patto.
Però, con il tempo che inesorabilmente scorre, i due capiscono che sotto sotto si piacciono: Shiori apprezza moltissimo quel lato dolce e così premuroso di Ichigo verso i suoi fratellini, mentre lui apprezza sempre di più la bellezza e quel carattere un po’ impacciato della ragazza.
Ma non è tutto rosa e fiori. I due sono alla prima esperienza romantica, non è facile per entrambi. Un caso emblematico e che fa riflettere su quanto sia difficile innamorarsi per la prima volta è quando Ichigo, per colpa del voto di matrimonio, si prende una terribile febbre per essersi allontanato da Shiori. Ciò non è altro che un modo per simboleggiare quanto sia difficile agli inizi stare lontani dalla persona amata e non poterla vedere.
La febbre però si affievolisce non appena Shiori torna dall’amato, toccandogli la mano, facendogli sentire il suo calore, la sua vicinanza. Il ragazzo è ancora confuso e si interroga riguardo i suoi veri sentimenti per la misteriosa ragazza, ma già solo la sua vicinanza lo conforta, lo fa stare meglio.
All’inizio del percorso d’amore di una coppia, infatti, è assolutamente normale che i due necessitino un contatto fisico più intenso, più prolungato: da un lato ciò è molto tenero, perché dimostrazione di quanto entrambi tengano all’altro, ma dall’altro lato mostra come, almeno all’inizio, si è molto dipendenti dalla persona amata, la si vede come se essa fosse “il mondo intero“. O, come recita il titolo stesso, “una galassia”.
Protezione o possessività?
C’è un altro episodio che riguarda la coppia e ci permette di fare un’ulteriore riflessione. In una delle prime uscite di coppia, i due si fermano in un bar a prendere qualcosa da mangiare, Ichigo si assenta per andare al bagno, ma al suo ritorno Shiori sta parlando con altri ragazzi che hanno mire diverse da quelle che ingenuamente la ragazza crede. Ichigo allora porta via di forza la ragazza.
Questo gesto, assolutamente giustificabile, viene però frainteso dalla ragazza: il giovane mangaka riceve uno schiaffo da Shiori e viene trasportato per un attimo in uno spazio grigio, e subito dopo soffre di una forte perdita di sangue dal naso.
Quante volte capita anche agli innamorati alle prime armi di essere scambiati per troppo possessivi? Quante volte sentiamo dire “Preferirei che non uscissi con le tue amiche”, “quel tuo amico mi piace poco, non mi ispira molta fiducia” o frasi simili? Tutte frasi e conseguenti errori che sono la norma per una coppia alle prime armi, nulla di cui preoccuparsi finché sono all’inizio: più grave sarebbe se continuassero anche più avanti nella relazione.
Una timida tenerezza che si scioglie
Sulle prime, i due ragazzi sono estremamente timidi nel parlare dei propri sentimenti, e addirittura un gesto semplice come tenersi per mano diventa difficile. Ma, piano piano e senza fretta, i due cominciano lentamente ad innamorarsi, a piacersi per come sono, a guardarsi con tanta tenerezza e amore, e finalmente, tutte le loro insicurezze cominciano a sgretolarsi.
Lentamente, Shiori e Ichigo cominciano a guardarsi con sguardi differenti, a percepire un forte sentimento, a perdersi l’uno con l’altra negli occhi, che più di tutto nascondono dei forti sentimenti.
Proprio gli occhi sono una parte importante del tratto del manga: gli occhi di Shiori sono grandi, con un’iride ampia e colorata di azzurro cielo, e hanno una profondità unica, come se in essi vi si nascondesse una galassia. Quelli di Ichigo hanno una sclera piccola, come a simboleggiare che lui, di fronte a una bellezza così sconfinata, lui è minuscolo, quasi insignificante. Cosa che non per nulla vera.
Il bello dell’amore forse è proprio questo: perdersi negli occhi della persona che si ama, specchiarsi, vedere il mondo in essi, ammirare lo sconfinato oceano di bellezza che si riflette in una delle parti più espressive dell’essere umano; perché è anche e soprattutto che con gli occhi si comunica, ci si parla, si impara a conoscersi, osservando l’altro e finalmente notando ogni piccola sfaccettatura.
E infatti, dopo diversi mesi di conoscenza, di uscite, di sguardi, di abbracci e di convivenza, i due innamorati si scambiano il loro primo, dolce, candido bacio nella notte più magica, più tenera e più romantica: il 25 Dicembre, Natale.
I primi problemi
Purtroppo cominciano a sopraggiungere i primi problemi: formalmente, Ichigo è ancora sotto il vincolo del matrimonio imposto dall’aculeo di Shiori, un gesto involontario che però porta delle riflessioni non scontate. Il ragazzo è davvero innamorato della Principessa del Popolo delle Stelle, oppure è solo un pro forma, un obbligo da seguire, pena il dolore fisico?
E non è l’unico problema, perché la famiglia di Shiori è venuta a conoscenza della relazione della ragazza e non è per nulla contenta della cosa. La madre Kaoru è quella più arrabbiata, crede che la figlia sia stata ingannata, ma soprattutto, ella crede che stia solo perdendo del tempo a stare da Ichigo disegnando manga.
Quante volte succede che i genitori di due innamorati siano poco d’accordo sulle scelte amorose dei figli? “No, questo ragazzo secondo me è un poco di buono, non lavora nemmeno, non mi posso fidare, ha idee diverse dalle mie”, “Questa ragazza ti farà del male, credimi, si vede lontano un miglio che è una facile”, o ancora “Preferisco che tu non abbia relazioni fino a una certa età, sono inutili distrazioni.”
Ichigo però, grazie alla sua caparbietà e ai sentimenti che prova per Shiori, riesce temporaneamente a convincere la madre, e a lasciar loro ancora del tempo per convincerli della bontà dei loro sentimenti. E questo passa anche per la cerimonia dell’annullamento del contratto di matrimonio.
La paura di perdere tutto
Annullare il voto di matrimonio non è semplice, richiede una cerimonia particolare e precisa, quasi mistica, che deve essere Shiori stessa a fare.
Ma la Principessa ha paura, è terrorizzata dal fatto che potrebbe perdere tutto, tutto il tempo passato con Ichigo, gli abbracci, i teneri sguardi, i baci sotto le stelle luminose, potrebbe perdere Ichigo stesso. E lei ha paura, ha tanta paura di questo.
Dopo tanto tempo che si è innamorati, che ci si è specchiati negli occhi della persona amata, che si sono vissuti momenti, esperienze, gioie e dolori, la paura di perdere tutto quello che si è costruito è lancinante, logorante, straziante. Un momento di grande crisi emotiva può portare alla fine improvvisa di tutto, la conclusione di un sogno a occhi parti, una tremenda disperazione.
Shiori trema di fronte al suo amato Ichigo quando deve estrarre l’aculeo dalla testa di lui (ora spuntato in reazione di fronte alle pinze cerimoniali), lo guarda negli occhi, colma di terrore. Quel gesto è un crocevia importante, un aut-aut drammatico: il ragazzo la amerà ancora? Oppure finirà tutto perché si sentiva obbligato dal contratto?
“Mi ami ancora?”, dice la sofferente Principessa del Popolo delle Stelle, con gli occhi gonfi di lacrime e sul punto di scoppiare a piangere per l’enorme stress emotivo che sta subendo.
“Sì!” risponde senza la minima esitazione il giovane mangaka dal cuore generoso, tenero, immenso e dalla gentilezza unica. E finalmente, Shiori può lasciarsi andare a un forte pianto, un pianto non più di disperazione, bensì di immensa gioia, di infinita dolcezza, di spontanea genuinità: un pianto di vero amore.
Non c’è molto altro da dire: l’amore è uno dei sentimenti più belli che l’essere umano può sperimentare, con tutte le gioie e i dolori che ne conseguono. Ma è anche grazie a questa forte dicotomia che esso è il più puro di tutti i sentimenti. Perché è proprio l’Amore a muovere il Sole e le altre stelle. O, come sarebbe meglio dire in questo caso, a muovere una Galassia. Una Galassia della Porta Accanto.