Quando pensiamo a Dragon Ball, nella mente dei fan affiorano immediatamente pensieri ben precisi. Goku, il Super Saiyan, le Sfere del Drago… e la nuvoletta. Il mezzo di trasporto prediletto di Goku all’inizio della serie è conosciuta con diversi nomi tra Nuvola Speedy, Nuvola di Nimbus e Nuvola di Kintoun, ma nel manga originale è conosciuta semplicemente come Nuvola d’Oro. Soffice, gialla, e dedicata solamente ai cuori più puri che hanno il privilegio di poterci salire.
Era stata donata a Goku dal Maestro Muten al loro primo incontro, e scopriamo poi l’origine quando il nostro Saiyan avrà modo di conoscere meglio il Maestro Karin. Successivamente, il Saiyan l’abbandonerà per mezzi più efficienti, ma la nuvoletta farà sempre parte della sua famiglia dal cuore puro. Vedremo Gohan utilizzarla per andare a scuola, cosa che farà anche Goten in Dragon Ball Super come visto di recente.
Quanti di noi hanno desiderato averla e poter scorrazzare liberamente nei cieli? Il sito ufficiale di Dragon Ball in un articolo ufficiale si interroga proprio sulle incredibili capacità di questa nuvola, chiedendo a un esperto che tipo di nuvola dovrebbe essere per permetterci di fare tutto ciò che abbiamo visto nella serie.
La Nuvola d’Oro si scontra con la realtà
Il sito ufficiale di Dragon Ball fa la sua domanda al Professor Ryuichi Kawamura, un ricercatore dell’Università del Kyushu specializzato in metereologia. Dopo aver chiarito la tipologia di nuvole esistenti, secondo Kawamura la Nuvola d’Oro ricadrebbe nella categoria dei cumuli o cumulonembi. Sono quelle nuvole piuttosto spesse e fumose, le cui pieghe sono ben definite e ci appaiono come “pop corn” nel cielo.
Per l’esperto sarebbe piuttosto complicato per una nuvola piccola come quella di Goku generare qualche impatto sul meteo, e nella vita reale sarebbe difficile anche vederla: le nuvole dovrebbero essere di una certa grandezza per poter essere viste in modo definito dal basso. Questo vorrebbe forse dire che Gohan in realtà sarebbe potuto passare inosservato mentre andava a scuola?
In ogni caso, nella vita reale sarebbe anche difficile aggrapparsi in quel modo alla propria Nuvola o strapparne un pezzo da un gruppo di nuvole come è accaduto alcune volte in Dragon Ball, a causa della loro consistenza. E, sempre a causa della loro consistenza, in realtà veniamo a sapere dall’esperto che le nuvole non volano affatto.
Sebbene il fatto di poter volare sia una delle implicazioni fondamentali del mezzo magico di Goku, nel mondo reale le nuvole sono in una caduta costante, lenta e inesorabile. Le nuvole infatti sono in continua discesa, che non avviene in linea retta e che si protrae per ore. Mentre cadono, si scontrano con altri oggetti e scompaiono a una certa altitudine.
Per lo meno, è vero che le nuvole possono viaggiare a incredibili velocità, ma tutto dipende dal vento. Venti forti permettono alle nuvole di muoversi altrettanto velocemente, specialmente ad alte altitudini. Questo è un aspetto importante, perché per Kawamura una persona normale non riuscirebbe a volare senza incontrare qualche problema, cosa che sottolinea le grandi capacità fisiche di Goku e Gohan.
A quelle velocità, il vento fa una grande resistenza, e mentre i nostri Saiyan possono volare stando in piedi, noi saremmo costretti a farlo sdraiati sulla nuvola per incontrare meno resistenza.
Scopriamo anche che la scia lasciata dalla nuvola durante il volo non dovrebbe esistere, poiché il corpo di Gohan non produce gli stessi scarti degli aeroplani che vengono rilasciati come vapore acqueo e aerosol. Si conclude così un’intervista piuttosto curiosa, che ridimensiona un po’ i nostri ingenui sogni da appassionati. Vogliamo comunque credere che con il potere giusto tutto sia possibile.
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