One Piece 1082 porta i lettori a osservare nuovamente le vicissitudini dei vari membri della Cross Guild, l’organizzazione creata da Buggy, Mihawk e Crocodile che sta portando non pochi guai al Governo Mondiale e alla Marina. In questo capitolo, infatti, le vicende si aprono con la notizia che il marine T-Bone è stato ucciso da un civile disperato, desideroso di riscattare la taglia della Cross Guild posta sulla sua testa.
Nelle pagine successive, rivediamo finalmente i tre volti chiave del gruppo e assistiamo a una conversazione tra loro piuttosto importante. Le implicazioni fondamentali sono soprattutto quelle su Buggy, che in questo capitolo ci rivela il suo vero obiettivo.
Ma anche Crocodile sembra essere fisso su un traguardo ben preciso prima del discorso di Buggy, mentre Mihawk non pare entusiasmato dal piano del clown. Insomma, tutti e tre percepiscono la Cross Guild come un mezzo per arrivare a uno scopo ben preciso: vediamo meglio quali sono le loro differenze di prospettiva.
Le mire di Buggy, Mihawk e Crocodile
Nel capitolo 1082 Crocodile, Mihawk e Buggy nella “sala conferenze” parlano dell’attuale reputazione della Cross Guild. In particolare, come ricorderemo, lui stesso ha detto che l’idea dell’organizzazione è frutto di un piano suo e di Mihawk, e in questo capitolo l’ex leader della Baroque Works ci ricorda il suo obiettivo: realizzare Utopia, lo stato militare inattaccabile che ha sempre sognato.
Per fare ciò Crocodile ha però ha bisogno di ottenere un potere schiacciante e, soprattutto, dei cospicui fondi. Questi due elementi ci permettono di capire cosa abbia portato il pirata a entrare in contatto con i suoi due “soci”. È stato proprio il denaro una delle ragioni per cui è tornato in contatto con Buggy, ovvero doveva saldare il grosso debito che egli aveva nei suoi confronti. Allo stesso tempo, anche la notorietà di Mihawk come “cacciatore di marine” gli sarebbe tornata molto comoda.
Invece dalla prospettiva di Mihawk, che è tormentato di continuo dal Governo Mondiale, quella della Cross Guild poteva essere l’occasione adatta per distogliere l’attenzione da sé. D’altronde, egli preferirebbe di gran lunga condurre una vita molto più tranquilla, e mettere qualcun altro al centro della scena al suo posto gli sembra il piano migliore.
La necessità di un capro espiatorio in realtà fa comodo sia allo spadaccino che a Crocodile, ed è proprio per questo hanno accettato che Buggy venisse coinvolto nella loro faccenda.
Il clown, invece, ha chiesto di unirsi all’organizzazione come modo per ripagare il debito di Crocodile. Egli avrebbe messo a disposizione i suoi uomini, e sarebbe stato usato anche come principale volto dell’organizzazione. Per Mihawk e Crocodile, visto quanto detto finora, si è trattata di un’offerta troppo conveniente per rifiutare.
Buggy però ha un’idea decisamente diversa di cosa sia l’organizzazione. Sebbene il clown sia riconosciuto come il leader alla luce del sole e di fronte ai suoi uomini, nell’ombra sappiamo bene che i suoi due soci non lo tengono seriamente in considerazione, e non perdono occasione per maltrattarlo in ogni modo. Ma questo non sembra fermare il clown dal voler raggiungere il suo vero traguardo, come abbiamo visto nell’ultimo capitolo.
Buggy non è minimamente interessato a Utopia, né a una vita tranquilla. Il pirata mira al One Piece, e lo ha annunciato senza alcuna paura proprio nel capitolo 1082, nonostante i tentativi di Crocodile e MIhawk di zittirlo. Da un certo punto di vista, quello che è riuscito a ottenere Buggy è geniale: il clown ha doti di leadership indiscusse e impotanti risorse, cosa che gli permette di dominare la volontà di un gran numero di uomini e di essere comunque fondamentale per la reputazione della Cross Guild.
Questo è un gran vantaggio per lui, che costringe Mihawk e Crocodile a stare al suo gioco e a combattere contro i suoi nemici per lui. Anche perché, come si rendono conto, ottenere il One Piece sarebbe utile anche al loro scopo.
