Tutti conoscono i cosiddetti Maid Café, i rinomati bar giapponesi dove possiamo consumare cibo e bevande venendo serviti da graziose ragazze vestite con i caratteristici abiti ricolmi di pizzi e merletti e che interpretano il ruolo di “servitrice” del cliente. Mentre un Tomodachi Café, il “Bar degli Amici”, è di recente apertura in Giappone.
Situato ad Harajuku, uno dei quartieri più “otaku” assieme ad Akihabara, sta avendo un successo parecchio rapido, anche per un fatto culturale estremamente radicato nella mentalità nipponica: i giapponesi difficilmente fanno vere e proprie serate tra amici, le loro principali occasioni per uscire la sera sono per andare a mangiare con colleghi o amici, ma sempre nella maniera formale giapponese.
In questo Tomodachi Café, i gestori e i camerieri interpretano il ruolo di immaginari amici dei clienti, facendoli sentire a loro agio e usando un linguaggio estremamente informale: e in Giappone normalmente una cosa del genere sarebbe quasi inconcepibile, essendo i giapponesi così precisi sull’etichetta, formale e rigorosa anche durante occasioni “leggere”.
Ma proprio in risposta a questa fredda rigorosità nasce il Tomodachi Café: un po’ in maniera simile alle ragazze in affitto (sulle quali hanno realizzato l’anime di Rent-A-Girlfriend), i dipendenti del bar sono spesso attori o persone con ottime capacità recitative, affinché le conversazioni e i rapporti umani risultino realistici e non fredde e quasi preimpostate.
Entrando nel Tomodachi Café, si viene accolti con un “è da tanto tempo che non ci vediamo”, come se davvero fossimo amici con i dipendenti. Da qui in poi, mentre si ordina, si parla del più e del meno con i camerieri, raccontando della propria giornata, del lavoro o di qualsiasi cosa. Una recita, ma “sincera”, fatta per aiutare il giapponese medio, così chiuso in se stesso e rigoroso.
Inoltre, anche nei menù si respira quest’aria amichevole: una delle bevande che è possibile ordinare si chiama letteralmente “Ciò che prendi di solito“, per una cifra che va dai 700 ai 1000 yen. In base alle chiacchierate fatte, il cameriere preparerà ciò che potrebbe piacere al cliente, ma chiaramente quest’ultimo può dirgli cosa e come lo preferisce, sempre in maniera totalmente informale.
Nonostante l’intento sicuramente positivo del Tomodachi Café, tristemente bisogna ricordare che i giapponesi sono disposti ad accettare una farsa, una mera recita, pur di svagarsi ed essere, veramente o solo di facciata, felici.