ChatGPT ormai lo conosciamo bene. Parliamo del chatbot lanciato da OpenAI lo scorso novembre 2022 e che è diventata una delle intelligenze articiali più note sul web. Tanto da aver attirato l’attenzione delle big tech, Microsoft in primis.
Basato su GPT-3, il chatbot di OpenAI è uno dei più avanzati del suo tipo disponibili attualmente sul mercato. Ma questo aspetto non ha portato la società a sedersi sugli allori. Infatti, già lo scorso marzo l’azienda ha lanciato la sua “evoluzione”, ovvero GPT-4 (qui trovate un nostro articolo che parla delle differenza tra la nuova versione del bot e la “vecchia).
Sono infinite le opportunità che offre il chatbot di OpenAi e i suoi “cugini” come Bing Chat. Si possono utilizzare queste IA per gestire il proprio profilo Linkedin. Oppure, possono essere utilizzate per giocare a un titolo come Pokémon Smeraldo in forma di avventura testuale. Ma oltre a questi utilizzi piuttosto basici, ChatGPT lo si sta sempre più testando come una sorta di assistente personale.
ChatGPT come tuttofare
L’interazione con ChaGPT di base assomiglia molto a quella che abbiamo già da anni con gli assistenti virtuali quali Siri o i bot di alcuni servizi di assistenza. Ma il chatbot di OpenAI potrebbe essere un assistente personale ancora migliore rispetto ad altri suoi “colleghi”.
Questo grazie a una novità introdotta lo scorso 23 marzo dalla stessa OpenAI: ovvero, i plugin. In sostanza, il chatbot potrà interagire con app e programmi di terze parti. Al momento i plugin sono disponibili solo aderendo a una lista di attesa e solo se si è utenti di ChatGPT Plus.
Come dichiara OpenAI, sono già diversi i siti e servizi che stanno testando i plugin per ChatGPT:
I primi plugin sono stati creati da Expedia, FiscalNote, Instacart, KAYAK, Klarna, Milo, OpenTable, Shopify, Slack, Speak, Wolfram, and Zapier.
Grazie ai plugin potremo veramente utilizzare ChatGPT come un assistente personale. Per esempio, con il chatbot potremmo organizzare le nostre vacanze, prenotando voli e alloggi su Expedia e KAYAK. La stessa Klarna ha stuzzicato i suoi utenti prospettando una migliore esperienza grazie al suo plugin di ChatGPT, che permetterà di ricevere consigli per gli acquisti.
Naturalmente ChatGPT é ancora ai suoi primi passi, e definirlo un futuro assistente personale potrebbe essere piuttosto prematuro. Ciò non toglie che le potenzialità ci sono e, vedendo il numero di aziende che stanno sviluppando i plugin e gli investimenti di Microsoft in OpenAI, la strada per ChatGPT non è così in salita.
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Fonti: La Repubblica, OpenAI, Il Sole 24 Ore