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Twitter Blue: tornano le spunte blu ai VIP, ma non a tutti

Continua l’odissea di Twitter in seguito al discusso acquisto da parte di Elon Musk. La nuova spunta blu, aggiunta dal celebre imprenditore sudafricano per 8 dollari al mese, ora sembra tradire le sue premesse iniziali e appare anche in account che non l’hanno pagata, come quelli di alcuni VIP.

È questo ad esempio il caso di Stephen King, il cui profilo risulta sottoscritto a Twitter Blue, anche se lo scrittore ha chiaramente dichiarato, in un tweet, come la sua sottoscrizione a Twitter Blue, il servizio interno al social che gestisce la spunta, non sia stata volontaria e che egli non abbia pagato nulla.

Insieme a King, presentano la medesima situazione anche altre celebrità, come LeBron James, Beyoncé e perfino l’ex presidente statunitense Donald Trump, che nel frattempo potrebbe anche tornare sul social, in seguito al cambio di vertici dell’azienda determinato dall’arrivo di Musk.

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I dettagli della “crisi di Twitter Blue”: solo alcuni VIP hanno rivisto la spunta blu

Per quanto riguarda Stephen King e Lebron, Musk ha dichiarato pubblicamente di aver pagato di tasca propria Twitter Blue. Tuttavia, al di là della spunta blu offerta da Twitter Blue, ne è presente una seconda, mostrata soltanto in account governativi o organizzativi.

Papa Francesco, per esempio, presenta questa tipologia di spunte, definite dalla piattaforma come “Account verificato” e motivate con la seguente spiegazione: “Questo account è verificato perché è un account governativo o di un’organizzazione multilaterale.

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In altri account, invece, anche se seguiti da un numero elevato di persone, non c’è ancora nessuna traccia delle spunte blu. Arrivati a questo punto, non è chiaro perché Musk abbia deciso di pagare gli abbonamenti a Twitter Blue soltanto ad alcuni personaggi pubblici.

Ci sono infatti celebrità, come Ryan Reynolds, che con oltre 21 milioni di followers non posseggono ancora Twitter Blue.

Il regalare Twitter Blue da parte di Musk a determinate celebrità potrebbe tuttavia rappresentare una mossa di marketing, dato che Blue è pur sempre un abbonamento, ritenuto da molti, e da Musk stesso, essenziale per Twitter.

La compagnia statunitense sta infatti affrontando, in seguito all’acquisizione di Musk, un periodo economico particolarmente difficile, con perdite stimate di circa 4 milioni di dollari al giorno.

Non stupirebbe quindi la volontà di Musk, e dei vertici della società, del voler attirare l’attenzione verso Twitter Blue, utilizzando tutti gli strumenti possibili, tra cui anche il far notizia.

Fonte: BBC.

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