Shattered Heaven si presenta come un Roguelike RPG single-player di genere dark fantasy frutto di Leonardo Production, uno studio di sviluppatori italiano padre anche del titolo Dry Drowning, uscito due anni fa su Switch e molto apprezzato dalla community. La data di uscita è fissata per il 31 maggio 2023 e per il momento è disponibile la demo su Steam.
Da quello che ci mostra la demo, il background dei vari personaggi e della trama in generale sono tutti da scoprire. Inizialmente si ha un’infarinatura sulla lore del videogioco, ma le sfaccettature dell’ambientazione e del contesto vanno sperimentate in prima persona con l’avanzamento della storia.
Se siete degli strateghi nati e le atmosfere dark che si fondono con un sapore religioso sono di vostro gradimento, probabilmente questo gioco fa per voi. Nonostante le palesi similitudini (non per forza volontarie) con un videogioco molto rinomato, il potenziale di questo nuovo titolo di Leonardo Production di certo non manca. Vediamo cosa lo rende molto interessante con la nostra anteprima.
La lore di Shattered Heaven
La lore risulta molto curata e soprattutto molto ampia. Il videogioco propone la possibilità di consultare un compendium che si aggiorna con l’avanzamento dell’avventura e che contiene informazioni e curiosità in merito ai luoghi esplorati, ai personaggi incontrati e alle carte raccolte per comporre i deck.
I fan più accaniti di Final Fantasy X, tuttavia, potrebbero trovare molte similitudini nella struttura della trama, sebbene questa risulti molto più matura e dark rispetto a quella proposta dal famigerato titolo di Square Enix. Il popolo umano, infatti, da quel che ci è dato vedere è guidato da un forte desiderio di redenzione da un peccato originario, chiamato anche in questo caso “Sin”. Per raggiungere questo scopo ha provveduto a organizzarsi identificando un Prescelto per ogni regno che verrà affiancato da due guardiani dediti alla sua salvaguardia durante tutto il viaggio.
Anche i temi del sacrificio e della religione appaiono quindi centrali nella trama, esattamente come in Final Fantasy X. Questo argomento viene infatti ripreso molte volte all’interno dei dialoghi, divenendo addirittura un congedo ufficiale per concludere le conversazioni (un po’ come il saluto gestuale di Yuna). Notate queste somiglianze appare impossibile negare l’ispirazione a questo capitolo della saga di Final Fantasy, ma c’è da dire che la modalità in cui queste tematiche vengono trattate e sviscerate appaiono diverse e soprattutto espresse in chiave decisamente più cupa e lovecraftiana.
Il gameplay tra esplorazione e combattimenti
Partiamo dall’esplorazione: quest’ultima avviene essenzialmente come in un dungeon crawler, ovvero sulla piantina di una mappa composta da più blocchi oscurati fino al passaggio (o svelabili attraverso l’utilizzo di strumenti ottenibili in-game come ricompense). Ogni blocco può potenzialmente contenere nemici, eventi che presuppongono una scelta che influenzerà lo sviluppo della trama oppure intoppi inaspettati che necessitano di una prova di abilità per essere superati.
Questa struttura permette non solo di rendere l’intera esperienza di gioco più coinvolgente e interessante, ma anche più frizzante dal punto di vista strategico, in quando occorre valutare molto bene la situazione per decidere come e se procedere nell’esplorazione.
Trattandosi di un videogioco roguelike, il sistema di combattimento di Shattered Heaven si svolge a turni e si basa sul concetto di deckbuilding, meccanica molto apprezzata dalle menti inclini alla pianificazione e alla tattica. Il deck potrà essere modificato attraverso la gestione delle carte singole e potrà essere costruito nell’hub del videogioco, che risponde al nome di Equinox Cathedral (sempre a ricalco del tema centrale religioso) e che funge da sistema gestionale di riorganizzazione del party e/o di prosecuzione dell’avventura.
Allo stesso modo, le modifiche minori (come eliminazione di carte indesiderate in eccesso) potranno essere effettuate ai falò che si trovano in alcune zone delle mappe che si stanno esplorando. Questi blocchi permettono anche di recuperare l’energia del gruppo o del singolo personaggio in base alle decisioni del videogiocatore.
Il character design e il character building
Non dimentichiamoci che Shattered Heaven non è solo un roguelike ma anche un RPG. Per questo motivo gli sviluppatori hanno posto molta fiducia e dedizione nel character design del videogioco e nei dialoghi, che risultano fondamentali per comprendere appieno la lore e il setting generale dell’avventura.
Le interazioni possono avvenire in qualsiasi momento e denotano la progressione della storyline, oltre che fornire cruciali informazioni sui diversi ruoli dei protagonisti e sui loro caratteri. Esse si presentano come una sorta di visual novel raffigurante i due personaggi coinvolti.
Il character building, inoltre, non avviene solo attraverso il deckbuilding, ma anche grazie a un ampio sistema ramificato di talenti e abilità che permettono di costruire una strategia assolutamente personale. Considerando la presenza simultanea di un sistema di combattimento a turni e di un sistema di esplorazione dungeon crawling colmo di sfide e pericoli, il videogiocatore dovrà studiare una tattica efficace per risultare pronto a ogni evenienza.
Il design di Shattered Heaven
Come già accennato, il sapore dark e lovecraftiano che caratterizza questo videogioco appare molto marcato e molto ben rappresentato. Le scelte cromatiche si fondono perfettamente con lo stile illustrativo, soprattutto quello degli artwork delle carte da gioco, che risulta estremamente efficace ed emotivamente coinvolgente.
Come il character design, anche l’enviroment design è stato molto curato, ma ciò che spicca ai sensi è la colonna sonora. Di genere orchestrale e lirico, le tracce musicali che accompagnano l’avventura di Shattered Heaven sono a dir poco sublimi, nonché magistrali. Trasmettono perfettamente il mood del videogioco e lo rafforzano con la loro epicità e malinconia, e risultano assolutamente encomiabili dal punto di vista della qualità di creazione ed esecuzione.
Un’altra nota di merito va al doppiaggio, che per il momento è solamente in lingua inglese. Considerato lo sviluppo tutto italiano di questi videogioco, colpisce in maniera positiva per la propria professionalità e per la resa globale.
A completare il tutto vi è il fatto che le scelte dell’utente influenzano direttamente e radicalmente la trama e la progressione della storia. Questa meccanica rende sia molto interessante che molto versatile il videogioco, rendendolo ideale per run e giocate sempre diverse.
Conclusioni
Trattandosi di una demo e avendo quindi accesso limitato al videogioco è possibile esprimere un’opinione solamente sul suo potenziale e su ciò che ci è dato vedere per il momento. Le premesse sono assolutamente buone: dall’estetica alla lore, tutto sembra essere curato con molto impegno e nei minimi dettagli, con tanto di compendium e approfondimenti in-game.
Il margine di miglioramento c’è, e probabilmente la chiave di volta sta proprio nel calcare sulle differenze sostanziali che vi sono tra il concept di Shattered Heaven e quello di Final Fantasy X rendendolo unico nel suo genere. A questo proposito, risultano pressoché innegabili le coincidenze tra i due titoli; tuttavia, l’assetto grafico e la storyline in generale, tranne appunto per questi accenni, dimostrano che il potenziale di questo videogioco c’è e che può essere affinato.
Non ci resta che attendere il day one o nuove informazioni da parte del team di sviluppo, che si è detto peraltro molto dispiaciuto per aver dovuto posporre la data di uscita del videogioco. Tuttavia, penso di parlare a nome di tutti quando dico che un po’ di ritardo è ben accetto se la qualità del prodotto si alza. Potete rimanere aggiornati tenendo d’occhio la pagina dedicata su Steam, che già contiene interessanti informazioni aggiuntivi in merito alla lore.
