Le intelligenze artificiali, o brevemente definite AI, sono sempre più diffuse nelle nostre vite quotidiane. Non è stato solo ChatGPT, la nota creazione di OpenAI, a introdursi con grande clamore nel lavoro di ogni giorno. Prima del chatbot, si parlava moltissimo ad esempio delle AI generatrici d’immagini, e tutt’ora sono un argomento piuttosto discusso.
Software quali Stable Diffusion e Midjourney hanno acquisito una sempre maggiore accuratezza e capacità di elaborare disegni e immagini dettagliate. Quello che era iniziato come un grande aiuto per artisti e illustratori, ha iniziato poi a destare molte preoccupazioni.
Tra le criticità non c’è solo l’aspetto del lavoro, ma anche la grande difficoltà di riconoscere quando queste immagini sono reali o artificiali, quando sono state create da un umano o quando sono effettivamente di un’AI. Tempo fa avevamo parlato di un’immagine creata da un’AI spacciata per un dipinto, e che era riuscita a vincere un concorso d’arte: quella notizia fece molto scalpore, e a oggi la storia si ripete in modo simile ma con un risvolto inaspettato volto a denunciare una preoccupazione reale.
Cosa è successo ai Sony World Photography Awards 2023
Anche quest’anno si sono tenuti i Sony World Photography Awards. Si tratta di un concorso fotografico piuttosto famoso, tra i più conosciuti al mondo. Stavolta il concorso fa parlare di sé per un evento che sembra piuttosto peculiare, ma che stiamo vedendo accadere sempre più spesso: un’immagine generata da un’intelligenza artificiale è riuscita a vincere il primo premio.
In particolare, l’immagine in questione creata da Boris Eldagsen ha vinto nella categoria “Creative”. Boris aveva scelto di partecipare con delle immagini riproducenti persone ritratte con uno stile anni ’40, e non si immaginava che avrebbe vinto il concorso.
Eppure, le sue foto sono state premiate. Questa è la prima volta in assoluto che immagini generate da un AI sono scelte come vincitrici in un concorso così prestigioso, e Boris ha evidentemente sentito il peso di questo improbabile traguardo in un momento storico come questo.
Solo qualche settimana fa, le foto di Papa Francesco con un giaccone stiloso hanno fatto il giro del web. Erano state generate da un’AI, ma erano così perfette da sembrare vere. Se non si fosse coscienti della grande improbabilità della cosa, non sarebbe stato strano ritenerle reali.
Una cosa simile è successa con l’arresto di Trump: delle immagini generate da Stable Diffusion mostravano l’ipotetico momento dell’arresto, giorni e giorni prima del suo effettivo fermo da parte delle autorità. Quelle foto hanno scatenato un putiferio, che ha portato Stable Diffusion a prendere seri provvedimenti.
Tutto questo per dire che le immagini create dalle AI sono diventate effettivamente così realistiche da essere indistinguibili da foto reali. E questa è una delle ragioni che ha portato Boris a essere premiato. Nonostante tutto, egli ha deciso inaspettatamente di rifiutare il premio. Anzi, ha anche denunciato l’accaduto, ritenendola una dimostrazione lampante che ci sia qualcosa che non va:
“Grazie per aver scelto la mia immagine e aver resto questo un momento storico. E’ la prima immagine generata dall’intelligenza artificiale ad aver vinto un concorso fotografico prestigioso e internazionale. Quanti di voi sapevano o sospettavano che fosse stata generata da un’AI? Qualcosa non torna, giusto? Le immagini generate e la fotografia non dovrebbero competere tra loro in un premio come questo, sono entità diverse. Le intelligenze artificiali non sono fotografia. Per questo, non accetterò il premio.
Volevo capire se i concorsi sono preparati per l’ingresso di immagini generate da intelligenze artificiali. Ma non lo sono.”
L’intento di Boris, dunque, è stato quello di invitare gli organizzatori a creare categorie predisposte alle immagini generate dalle AI, ponendo anche l’accento che al momento i concorsi fotografici non siano affatto preparati a saper distinguere le immagini umane da quelle generate.
Il sito del concorso ha rimosso l’immagine dell’artista vincitore, oltre che ogni riferimento alla sua partecipazione. Boris potrebbe aver colpito il nervo scoperto di qualche giudice.
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