La Stagione 3 per i 2 titoli Call of Duty più recenti, MW2 e Warzone 2, doveva essere un punto di svolta importante, specialmente da parte degli sviluppatori, per risollevare le sorti dei giochi inserendo quello che all’apparenza doveva essere uno dei più grandi aggiornamenti fatti fino a questo momento sin dal loro lancio al pubblico.
Le intenzioni erano buone, con diversi cambiamenti interessanti promessi al lancio fatto in data 12 Aprile 2023, e altri da introdurre a stagione in corso; il pensiero comune era quello di vedere un aggiornamento che avrebbe reso un po’ più felici i giocatori e li avrebbe messi tutti d’accordo. A tal proposito, diversi streamer furono invitati in una conferenza online per parlare, con gli sviluppatori di MW2 e Warzone 2, di quello che avrebbe offerto la Stagione 3 e tutti i cambiamenti che ci sarebbero stati.
Il risultato di questa interazione era stato un hype ritrovato da parte di queste figure del mondo dello streaming e legati a COD, trasmesso al resto dei giocatori attraverso post sui canali social, nei quali si parlava della possibilità che nella Stagione 3 ci sarebbero stati dei cambiamenti radicali, basandosi su quanto gli avevano rivelato gli sviluppatori. Purtroppo le aspettative sono state deluse, e i cambiamenti fatti sono stati minori e/o poco influenti, e altri invece non sono stati proprio introdotti, facendoli passare come “fraintendimenti“, cose che sono state riportate anche dal famoso CharlieINTEL, il quale era presente a questa conferenza.
Colpe agli streamer, oltre che agli sviluppatori di MW2 e Warzone 2
Gli streamer inclusi in questa sorta di riunione con gli sviluppatori, e che hanno successivamente fatto dei post dove promuovevano la nuova Stagione 3, sono stati bersaglio di critiche e insulti da parte dei giocatori, incolpati della delusione sui contenuti proposti su MW2 e Warzone 2, e di aver ingannato attraverso i loro post. Diversi giocatori però non si sono limitati ad usarli come capro espiatorio, arrivando addirittura a minacciare gli streamer di morte per via dell’aggiornamento.
In particolare, a documentare l’accaduto, sono stati gli streamer JoeWo e Repullze. Il primo, attraverso un post, ha fatto presente di aver ricevuto tali minacce soltanto per essere stato ottimista riguardo la Stagione 3 basandosi sulle parole che gli erano state dette sui cambiamenti. Il secondo è stato più esaustivo, discutendo, sempre attraverso un post, del fatto che arrivare al punto di ricevere minacce di morte, o di minacciare altri streamer allo stesso modo, per un aggiornamento di un gioco, non solo è assurdo, ma è dove anche uno come lui perde la pazienza.
Repullze nel suo post ha voluto anche dimostrare, mostrando la clip del suo stream in cui faceva queste affermazioni, di aver avvisato il suo pubblico di non prendersela con lui se determinati cambiamenti non fossero stati soddisfacenti, in quanto non gli erano stati rivelati, e dunque non li conosceva. La restante parte della community di MW2 e Warzone 2, e gli altri utenti che li seguono o che hanno letto la notizia, si sono dimostrati solidali nei loro confronti, così come anche la nostra redazione condanna qualsiasi comportamento violento e di bullismo nei confronti di persone umane, specialmente se fatti per un gioco o per qualcosa scritto con buone intenzioni.