Continuano i guai per The Last of Us Parte 1 che, dopo il recente disastro causato dal rilascio di un porting per PC poco stabile ed ottimizzato che ha reso necessario un primo intervento per mettere una toppa a tutti quei problemi verificatisi con maggior frequenza, si prepara ora ad abbandonare momentaneamente Steam Deck.
La console portatile di Valve, pensata per estendere la propria esperienza di gioco anche al di fuori delle mura domestiche, sull’onda del malumore espresso dalla community mediante i social media ha deciso di fare un passo indietro e di avvisare la propria utenza sulle prestazioni poco valide del capolavoro di Naughty Dog, contrassegnandolo come “non supportato”.
Il chiarimento circa questa dubbia vicenda è arrivato in seguito tramite il profilo Twitter della nota software house statunitense, la quale ha annunciato con l’amaro in bocca di essere intenzionata a rivolgere tutte le sue forze e le sue attenzioni alla previa risoluzione dei bug e dei crash che stanno rendendo impossibile l’esperienza del proprio titolo su PC.
The Last of Us Parte 1: le parole di Naughty Dog illuminano il caso
Stiamo dando la priorità a correzioni e patch prima di inviarlo per il controllo.
Così ha parlato Naughty Dog ai suoi utenti invitandoli a tenere sotto controllo il proprio account ufficiale per restare aggiornati su tutte le novità riguardanti il futuro del gioco su Steam Deck. Continuando poi col resto della dichiarazione, la casa videoludica ha rassicurato i giocatori circa il processo di miglioramento, affermando che esso continuerà di pari passo con la revisione del porting per PC, ma non accennando ad una qualunque data di rilascio effettivo.
Insomma, un duro colpo per tutti i fan della tragica storia di Ellie e Joel, recentemente fomentati dal rilascio della serie HBO con Pedro Pascal e Bella Ramsey, e muniti della piattaforma ibrida di Valve, i quali dovranno pertanto aspettare un bel po’ prima di poter avere nelle proprie mani un titolo dalle prestazioni soddisfacenti e dalle caratteristiche ottimali.
