MLB The Show 23, la recensione: Take me out to the ball game

Oggi parleremo di MLB The Show 23, nuovo capitolo della serie dedicata al baseball che dal 2014 rappresenta l’unico titolo sul mercato videoludico ad essere incentrato sulla Major League Baseball, la più famosa organizzazione di baseball professionistico al mondo.

Grazie a Sony, che ci ha concesso l’onore di provare in anteprima il gioco su PS5, abbiamo potuto testare la bontà del lavoro svolto da San Diego Studio, in un titolo che prometteva di migliorare un prodotto già ottimo come lo scorso capitolo, con delle aggiunte molto interessanti.

Nonostante MLB The Show sia sviluppato da un team facente parte dei PlayStation Studios, e pubblicato dalla stessa Sony Interactive Entertainment, per il terzo anno di fila il gioco approda anche sulle console di casa Microsoft, oltre che su Nintendo Switch, detenendo il peculiare record di primo gioco PlayStation ad essere disponibile anche su Xbox (record ottenuto dall’edizione 2021).

Il grande baseball a portata di tutti con MLB The Show 23

Dopo aver avviato MLB The Show 23, che con grande sorpresa del sottoscritto ci accoglie con l’ottima Lux Æterna dei Metallica, ci viene chiesto di scegliere la nostra squadra preferita tra i 30 team militanti nella Major League Baseball, ognuno dei quali ha anche una squadra rivale opportunamente segnalata nella descrizione.

Successivamente andremo a selezionare lo stile di gameplay, che si divide in:

• Casual – modalità di gioco più facile che punta al divertimento del giocatore
• Simulazione – offre un’esperienza autentica che rispecchia i valori di giocatori e squadre
• Competitiva – basata sull’abilità del giocatore e usata per il multiplayer online

Il gioco ci offrirà anche vari livelli di difficoltà tra cui scegliere, ovvero beginner, amateur, minors, rookie, veteran, all-star, hall of fame e legend, con la possibilità di attivare un’opzione aggiuntiva che imposta una difficoltà dinamica, la quale ci farà iniziare il gioco dal livello di difficoltà più basso, andando ad adattarsi alle nostre abilità man mano che miglioreremo la nostra bravura nel gioco.

Le ultime opzioni di personalizzazione riguardano le fasi di gameplay che ci troveremo ad affrontare in partita, suddivise in:

• 3 modalità per colpire la palla con il battitore
• 3 modalità per muovere i corridori
• 5 modalità di lancio
• 4 modalità per il “fielding”
• 4 modalità di “throwing”

Una volta scelte tutte le opzioni che più si adattano alle nostre preferenze, saremo pronti a scendere in campo scegliendo una delle modalità di gioco presenti in questa edizione di MLB The Show, tra cui troviamo le partite rapide, la sfida della settimana e le partite competitive online.

Le altre modalità di gioco comprendono:

• Road to the Show: crea un giocatore partendo dal basso fino ad arrivare in una squadra di MLB
• Diamond Dynasty: crea una squadra per competere online
• March to October: gioca momenti chiave della stagione per portare la squadra fino alla Postseason
• Franchise: diventa il general manager di una squadra

MLB The Show 23 introduce una storica lega del passato

Verso la fine del 1800, i primi giocatori afroamericani iniziavano a giocare a baseball in squadre professionistiche composte prevalentemente da atleti bianchi, finché il crescente razzismo diffusosi negli Stati Uniti, unito alle numerose leggi che negavano i diritti alle persone di colore, non li costrinse a lasciare le loro squadre.

Così, nel 1920, un gruppo di giocatori afroamericani decise di formare una propria organizzazione di baseball composta da soli atleti di colore, seguiti da altri gruppi che in seguito decisero di formare la propria lega. Si vennero così a formare le Negro Leagues, un termine che per noi risulta altamente offensivo, ma all’epoca veniva usato negli Stati Uniti per identificare le persone di colore.

Per celebrare la storia di questi campioni dimenticati, gli sviluppatori hanno deciso di inserire all’interno di MLB The Show 23 una modalità interamente dedicata alle Negro Leagues, in cui assisteremo alle imprese di vari campioni, tra cui Leroy “Satchel” Paige, Jackie Robinson e Captain Buck O’Neil, con il gioco che ci chiederà di impersonare questi giocatori durante alcuni momenti chiave delle loro partite più importanti, mostrandoci anche dei filmati storici che ripercorrono i loro successi.

Gameplay e considerazioni finali

Il primo impatto con MLB The Show 23 per un utente italiano potrebbe essere un po’ traumatico, considerando che il baseball non è certamente uno degli sport più popolari nel nostro paese, ma le numerose opzioni di personalizzazione per gameplay e livello di difficoltà sembrano create appositamente per venire incontro anche a chi non ha mai visto una partita di baseball.

Potendo scegliere di affidare all’intelligenza artificiale la gestione degli altri giocatori in alcune fasi della partita, il giocatore più inesperto può concentrarsi esclusivamente sul lancio e sul colpire la palla, con la possibilità di semplificare anche queste azioni per ridurne al minimo la complessità.

Certo è che per avere un’idea di cosa sta succedendo realmente sul “diamante”, bisognerebbe per lo meno avere un’infarinatura delle regole base del gioco, cosa che MLB The Show 23 dà per scontata, essendo ovviamente destinato a un pubblico di affezionati americani.

MLB The Show 23 è un titolo che non fa gridare al miracolo a livello grafico, ma mantiene comunque una qualità e una fluidità accettabile girando in 4k a 60 fps su PlayStation 5, senza particolari bug o glitch grafici.

Come già accennato prima, un titolo del genere potrebbe non essere molto appetibile per il pubblico italiano, più abituato a sport come il calcio o il basket, senza considerare il fatto che il gioco è completamente in lingua inglese, il che rappresenta sicuramente un ostacolo da non sottovalutare per il pubblico medio.