Il marchio NOKIA è stato uno dei primi a distinguersi nel settore della telefonia portatile, e grazie a questo è riuscito a emergere come uno dei più famosi e conosciuti negli immensi scaffali della concorrenza. Con particolare affetto e stima ricordiamo l’intramontabile Nokia 3310, divenuto vero e proprio prodotto simbolo di questa azienda.
Tuttavia, non tutto ciò che è definito come intramontabile lo è davvero, e questo accade soprattutto nel settore della tecnologia mobile, caratterizzata da un costante mutamento a ritmo sempre più serrato. Questo Nokia lo sa bene, ed è per questo motivo che il suo team di design si è occupato di plasmare un capo sartoriale che verrà indossato da tutti i loro prodotti in uscita, ovvero il Nokia Pure, un sistema grafico d’interfaccia utente che ha tre parole d’ordine: responsività, user experience e stile flat.
Un nuovo stile Nokia responsivo
Partiamo con il primo principio attorno cui orbita il nuovo concept grafico firmato Nokia, quello della responsività. La Pure UI è stata creata per durare, e ciò che in natura si adatta, sopravvive sempre. Dal font (assolutamente inedito) alle geometrie utilizzate, ogni elemento che costituisce l’interfaccia si adatterà al dispositivo su cui andrà applicata e andrà a vestirlo con estrema naturalezza per esaltarne la comodità di utilizzo.
Questo significa che addirittura lo spessore delle linee delle icone andranno a plasmarsi attorno alle esigenze del contesto facilitando la user experience in tutte le sue parti. Un sistema a dir poco camaleontico che garantisce un’elasticità e una versatilità tali da rendere ogni dispositivo perfettamente utilizzabile da tutte le tipologie di utenti, da quelli più agili a quelli più ostici.
La user experience al centro del concept
E questo ci porta al secondo concetto, quello di UX (User Experience). Il desiderio di allargare quanto più possibile il bacino di utenza e di garantire la migliore user experience sul mercato raggiungendo tutte le potenziali tipologie di utenti, ha portato il team di design a sviluppare l’intera linea grafica sulla base della facilità di utilizzo dell’interfaccia.
A livello di marketing, questa decisione è tanto rischiosa quanto proficua, se gestita idoneamente, e Nokia sembra essere riuscito nell’intento. Scegliere un tipo di target ben definito, ma ristretto, permette infatti di costruire prodotti e linee comunicative assolutamente idonee e ben direzionate, ma nel momento in cui il target di riferimento si amplia, la faccenda si complica e risulta necessario trovare un linguaggio che possa essere compreso da tutti senza esclusioni. Ed è qui che entra in scena lo stile grafico/illustrativo adottato dall’azienda di telefonia in questione.
Lo stile flat
Lo stile illustrativo flat, che costituisce il terzo punto del concept grafico, risulta infatti largamente utilizzato negli ultimi tempi proprio grazie alla sua assenza di carattere distintivo e alla sua costruzione sui principi della Gestalt. Siamo quindi in presenza di un terreno d’incontro estremamente fertile tra grafica e psicologia cognitiva della percezione: lo stile flat appare come pulito e prettamente geometrico, poiché basato sulla percezione delle forme attraverso il contrasto cromatico (spesso stabilito da un’armonia cromatica di tipo analoga, quindi che prevede l’utilizzo di colori adiacenti tra loro sulla ruota dei colori di Itten) e su un attento e calibrato alternarsi di linee spezzate a linee tondeggianti.
Queste semplici interazioni visive permettono all’occhio umano di accomodarsi letteralmente su una sensazione di stabilità e leggerezza, capace di creare sia agio che sensazione di fluidità. Entrambi questi elementi risultano cruciali per compiacere e rassicurare l’utente, che ben sa di dover utilizzare il prodotto per molto tempo e di dover trarre beneficio dall’esperienza del suo utilizzo. In sostanza, nel caso dello stile flat si parla di una sorta di tana libera tutti, di un luogo digitale comune in cui ognuno di noi può sentirsi comodo e rappresentato. Una scelta assolutamente vincente.
L’impegno di Nokia
Dopo il rinnovamento del logo, l’impegno del team di design di Nokia giunge lampante anche solo per la creazione di un font inedito omonimo del nuovo sistema grafico, senza contare il carattere di inclusività che hanno implementato nel nuovo design: la scelta infatti di optare per illustrazioni raffiguranti sagome umane astratte (quindi prive di tratti di genere distintivi) e accumunate dallo stesso colore di pelle (peraltro neutro e irrealistico in quanto blu) permette di lanciare un messaggio ben preciso all’utente, traducibile nella possibilità di identificazione soggettiva nelle varie illustrazioni proposte.
Inoltre, l’idea di lanciare un font assolutamente inedito e personale per contrastare, non solo iconograficamente, ma anche caratterialmente il sistema base di Android a cui Nokia si è appoggiato finora per la costruzione della UI, potrebbe rivelarsi vincente anche dal punto di vista del marketing: nel settore della grafica odierna, infatti, non è raro assistere all’utilizzo di font realizzati per grandi aziende come Apple o Nike, pertanto questa mossa potrebbe dare risalto al marchio in maniera incisiva con la possibilità di diventare addirittura virale.
E per finire, a comprova di tale dedizione, l’azienda ha addirittura messo a disposizione un’intera pagina web dedicata a chiunque desiderasse seguire gli aggiornamenti ufficiali in merito al nuovo design dell’interfaccia Pure. Insomma, è innegabile che questo colosso stia investendo molte energie nel riscattare il proprio nome aggiungendo una marcia in quanto a classe rispetto alla concorrenza.