La Germania ha ottenuto una deroga dall’Unione Europea sui carburanti sintetici, gli e-fuel, che le permetterà di continuare a vendere nuove auto endotermiche anche dopo il 2035, a condizione che siano alimentate esclusivamente con questo tipo di carburante. L’Italia, che invece puntava sui biocarburanti, non ha ottenuto il via libera dall’UE. Tuttavia, il governo italiano non si arrende e punta sui carburanti sintetici, tra cui gli e-fuel, e sull’idrogeno come vettore energetico.
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Secondo il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, l’obiettivo è di investire 4 miliardi di euro sui carburanti sintetici, come gli e-fuel, nei prossimi 2-3 anni. L’Italia, infatti, ha a disposizione 3,6 miliardi di euro del PNRR per progetti legati all’idrogeno, che rappresenta uno degli ingredienti principali degli e-fuel. Il ministro sottolinea che l’Italia deve cogliere le nuove opportunità, anche alla luce della decisione dell’Unione Europea di vietare la vendita di auto a benzina e diesel dal 2035.
Voglio annunciarlo qui, noi ci impegniamo come Governo nel prossimo biennio-triennio ad investire 4 miliardi di euro sull’e-fuel. Siamo d’accordissimo sull’e-fuel ma quello che chiediamo è di valutare scientificamente la neutralità tecnologica. Noi abbiamo posto il tema del biocarburante. Certamente l’e-fuel inquina di meno ma arriverà nel 2028 quindi i biocarburanti erano per una fase di transizione. Se poi è dimostrata scientificamente la non neutralità uno si arrende.
Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin
L’investimento sui carburanti sintetici potrebbe rappresentare una leva importante per la sopravvivenza dei motori termici in Italia. Tuttavia, il ministro non nasconde che questa soluzione emette “qualcosa in più” a livello di gas serra rispetto ai biocarburanti, ma sostiene che sia parte “di quel comune percorso per arrivare al net zero nel 2050 e al taglio del 55% delle emissioni nel 2030”. L’Italia continua a puntare sui biocarburanti e chiede la collaborazione della Spagna, che assumerà la Presidenza di turno del Consiglio dell’UE, per valutare scientificamente la neutralità tecnologica di queste soluzioni.
Il settore automobilistico sta vivendo una fase di grande trasformazione, con la necessità di ridurre le emissioni di gas serra e di promuovere la mobilità sostenibile. L’investimento sui carburanti sintetici, come gli e-fuel, potrebbe rappresentare una soluzione per continuare a utilizzare i motori termici e allo stesso tempo ridurre l’impatto ambientale. Tuttavia, è importante valutare scientificamente la sostenibilità di queste soluzioni e cercare di trovare un equilibrio tra la necessità di ridurre le emissioni e l’esigenza di garantire la mobilità delle persone e delle merci.