L’industria automobilistica sta facendo grandi progressi nella ricerca di tecnologie alternative per le batterie delle auto elettriche. Attualmente, le batterie agli ioni di litio sono le più utilizzate, ma ci sono altri tipi di batterie che potrebbero rappresentare un’alternativa interessante rappresentando una svolta significativa nel, giovane, settore delle auto elettriche.
Anche se di recente non sono mancate le prime polemiche in Inghilterra con una parte degli abitanti “stanchi” delle auto elettriche e pronti già a cambiarle.
Recentemente, in Cina è stata presentata la prima auto elettrica con batterie al sodio: la Sehol E10X. Si tratta di una citycar con batterie della Hina Battery Technology da 25 kWh danno un’autonomia di 252 chilometri alimentando un motore da 61 CV. La presentazione è avvenuta durante un forum cinese sulle batterie al sodio, nel quale è stata presentata anche la modalità di ricarica “super” presentata che promette di rimettere in strada la Sehol E10X in soli quindici minuti per una ricarica completa.
La Sehol E10X sembra essere un’auto elettrica ideale per la guida in città. Con una lunghezza di 3,65 metri e un passo di 2,39 metri, questa citycar ha un equipaggiamento di serie interessante, che include un touchscreen centrale da 12,8 pollici e una telecamera a 360°. Tuttavia, ci sono alcune preoccupazioni riguardo alle omologazioni cinesi, che sono meno rigorose rispetto a quelle dell’Unione Europea, soprattutto per le auto di piccole dimensioni come la Sehol E10X.
Come funzionano le batterie al sodio?
Le celle al sodio funzionano in modo simile a quelle al litio, affidando il trasporto e l’immagazzinamento dell’energia agli ioni. Una cella al sodio è costituita da un catodo fatto di un materiale capace di contenere sodio, un anodo generalmente fatto di carbonio e un elettrolita liquido contenente atomi di sodio in forma ionica.
Le batterie al sodio hanno diversi vantaggi rispetto alle batterie agli ioni di litio. Il sodio è uno degli elementi chimici più comuni ed è quindi notevolmente più economico del litio. Inoltre, le batterie al sodio non sono infiammabili, sopportano meglio le correnti di carica elevate, durano più a lungo e risentono meno delle temperature estreme. Lo svantaggio principale è quello della densità energetica, inferiore rispetto alle batterie al litio, ma comunque sufficiente per l’utilizzo su automobili.
L’Europa sta investendo nella ricerca sulle batterie al sodio
Sehol, la società cinese che ha presentato la prima auto elettrica con batterie al sodio, è una joint venture fra JAC e il Gruppo Volkswagen. A dimostrazione che i produttori automobilistici stanno guardando con interesse alle batterie al sodio e potrebbero iniziare a utilizzarle nelle loro auto in futuro, specialmente in city car con percorrenze medie basse e quindi autonomie necessarie inferiori.
In questo caso specifico le batterie al sodio potrebbero rappresentare una soluzione promettente e alternativa per le auto elettriche nel futuro, rivolgendosi a un mercato poco esigente su autonomia WLTP dichiarata.
Siamo solo all’inizio di una rivoluzione EV che potrebbe cambiare il modo in cui ci muoviamo e utilizziamo l’energia. Se anche non saranno le batterie al sodio a sostenere la spinta delle auto verso il futuro, l’attuale paradigma dell’automotive sembra promettente per l’industria, per il consumatore e per l’ambiente.