Vi ricorderete sicuramente delle accuse di violenza domestica rivolte contro Justin Roiland, co-creatore della serie Rick and Morty. Emersa lo scorso gennaio, tale notizia aveva portato a polemiche, critiche e a un gran parlare sui social. Roiland a inizio anno era comparso davanti all’ufficio del procuratore distretturale dell’Orange County per l’udienza preliminare del processo (motivo per cui si è saputo di questa vicenda a gennaio).
L’ex-fidanzata aveva accusato Roiland di “falsa detenzione dietro minaccia, violenza e frode” e di “violenza domestica con lesioni corporali”. Il co-creatore di Rick and Morty si è sempre detto “innocente” e il suo avvocato aveva già fatto notare l'”innacurata” copertura dei media di questo caso. Parole che non hanno impedito che Roiland venisse escluso da Adult Swim e dai futuri progetti di Rick and Morty.
Ma tutte queste accuse ora sono decadute. Nella giornata di ieri le testate online e lo stesso Justin Roiland hanno annunciato sui social la sua innocenza: il co-creatore di Rick and Morty è stato scagionato da ogni accusa di violenza domestica.
La gogna mediatica contro il co-creatore di Rick and Morty
Le accuse contro Justin Roiland sono state quindi ritirate. Come ha spiegato Kimberly Edds, portavoce dell’ufficio del procuratore distrettuale, le accuse sono state “rigettate” per “insufficienza di prove”. Il caso è stato chiuso in anticipo e Roiland non dovrà nemmeno comparire per la seconda udienza preliminare, che era prevista il prossimo 27 aprile.
Il co-creatore di Rick and Morty ha voluto rilasciare una dichiarazione molto dura contro la gogna mediatica che è stata costruita intorno a lui, basata solo su “dichiarazioni rivelatisi false”. Roiland si sente grato per essere stato scagionato, ma “allo stesso tempo”, è “profondamente scosso dalle orribili bugie” che sono state dette contro di lui durante queste settimane.
In più, Roiland ha detto di essere rimasto molto deluso dal numero così alto di persone che lo hanno giudicato senza conoscere i fatti, in base ad accuse dimostratesi false. Ora che è il caso è stato chiuso, Roiland ha detto di voler tornare a pensare sia alla sua carriera creativa sia a riportare in alto il suo nome.
L’avvocato di Roiland ha rilasciato una dichiarazione a Variety, in cui ha “elogiato” l’ufficio del procuratore distrettuale per aver condotto un’indagine più approfondita su questo caso e per avere deciso di chiudere il caso contro Justin: “Sono grato perché la giustizia sia prevalsa”.
Fonte: Variety
