Microsoft, il colosso statunitense dell’informatica fondato da Bill Gates e Paul Allen nel 1975, è senza ombra di dubbio una delle multinazionali più influenti all’interno del settore, con la capacità di restare sempre al passo delle nuove frontiere (e soprattutto della concorrenza) della tecnologia.
A tal proposito, Microsoft starebbe organizzando il lancio di un proprio app store per videogiochi (disponibile sia su Android che su IPhone) già entro l’anno prossimo qualora venisse convalidato l’accordo per l’acquisizione di Activision Blizzard per $75 miliardi da parte degli enti regolatori.
Qualora tutto ciò dovesse svolgersi secondo i piani, l’approdo di Microsoft all’interno del mobile gaming potrebbe rivelarsi uno dei punti di svolta più importanti ed impattanti nella storia del mondo videoludico.
I dettagli del nuovo progetto di Microsoft
La possibilità di vedere un app store per i videogiochi da parte di Microsoft è in gran parte dovuta al Digital Markets Act approvato dall‘Unione Europea il quale, entrando in atto a Marzo 2024, tra le altre cose obbligherà Google ed Apple ad “aprire le porte” delle proprie piattaforme per mobile anche ad app store sviluppati e gestiti da compagnie terze.
In una recente intervista del Financial Times, Phil Spencer si è così espresso riguardo alla possibilità del colosso americano di entrare a piedi pari tra i colossi del mobile gaming:
Vogliamo essere in grado di offrire l'esperienza di Xbox e contenuti, sia nostri che dei nostri partner di terze parti, su qualsiasi schermo in cui una persona li vorrebbe giocare. Per ora non possiamo farlo sui dispositivi mobili, ma vogliamo indirizzarci verso un mondo [...] dove questi dispositivi saranno aperti a tutti.
L’Unione Europea resta, tuttavia, guardinga. Il timore, riguardante nello specifico l’acquisizione di Activision Blizzard, è che tale manovra possa avere un impatto troppo esponenziale sul mercato, ponendo l’acquirente in una posizione sin troppo vantaggiosa nei confronti della concorrenza.
Sempre nella stessa intervista riportata previamente, Phil Spencer ha sostenuto che l’approvazione dell’acquisizione potrebbe, al contrario, incrementare la competizione, il tutto a favore del consumatore.
L’amministratore delegato di Microsoft Gaming, d’altronde, evidenzia come gli smartphone siano a tutti gli effetti la piattaforma più utilizzata a livello globale per quanto concerne il mondo videogiochi, ma che Google e Apple abbiano, a conti fatti, un “duopolio” da diversi anni a questa parte. Ciò andrebbe contro l’accessibilità al consumatore e risulta, nella propria ipocrisia, in controtendenza con le stesse preoccupazioni degli enti regolatori dell’Unione Europea riguardo l’operazione di $75 miliardi da parte di Microsoft.
Spencer, infine, ha sottolineato come al momento sarebbe pressochè inutile l’implementazione del Game Pass anche per dispositivi mobili siccome vi è un’evidente mancanza di giochi per smartphone all’interno del parco titoli di casa Microsoft. Qualora il progetto dovesse andare in porto, tuttavia, i giocatori di tutto il globo possono aspettarsi che il colosso statunitense investirà ingenti quantità di capitale nello sviluppo di esclusive per mobile gaming e/o di cross-platform in grado di essere supportati dagli smartphone senza rovinarne l’esperienza videoludica.
Fonte: Arstechnica