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Twitch, lo storico CEO Emmett Shear si dimette dopo 16 anni

Emmett Shear ha annunciato di aver lasciato il ruolo di CEO in Twitch. Dopo esserne stato l’unico amministratore delegato per ben 16 anni, dai tempi della fondazione del servizio di streaming – all’epoca noto come Justin.tv – ora Shear desidera dedicare più tempo alla sua famiglia.

Come dichiarato in un tweet, infatti, Emmett ha reso noto di essere uscito da un periodo di riflessione, in cui è entrato per via della nascita di suo figlio, dove si è reso conto che essere il capo di una compagnia come Twitch l’avrebbe distratto dal suo ruolo da genitore.

Il successore di Shear sarà l’attuale presidente dell’azienda, ovvero Dan Clancy. Entrato in Twitch in tempi recenti, nel 2019, Dan ha un curriculum di tutto rispetto, avendo lavorato per anni per Google e per la NASA.

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La storia di Emmett Shear in Twitch e le reazioni alle sue dimissioni

Shear, nel lontano 2006, collaborando con Justin Kan, Michael Seibel e Kyle Vogt, fondò Justin.tv: una piattaforma di streaming online dove gli utenti potevano trasmettere in live le proprie trasmissioni, con l’intrattenimento videoludico che regnava da padrone.

Tant’è che nel 2011 il team di Shear, che nel frattempo diventa il CEO della società, decide di scorporare la sezione gaming da Justin.tv per creare l’odierno Twitch, che venne lanciato in beta il 6 giugno dello stesso anno.

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Twitch, nel corso degli anni, si è allargato sempre di più, accogliendo al suo interno centinaia di streamer seguiti da milioni di persone e arrivando, a essere considerato, nel 2014, come il quarto sito statunitense per traffico web. E proprio in quell’anno Amazon decise di acquistare Twitch, per l’enorme cifra di 970 milioni di dollari.

Nonostante il passaggio di proprietà ad Amazon, Emmett Shear rimase il CEO della piattaforma, continuando a gestire la compagnia da lui fondata anni prima.

La gestione di Twitch da parte di Shear, in particolar modo negli ultimi anni, è stata soggetta a molte critiche. Molti content creater hanno criticato varie mosse della piattaforma, partendo dalla modifica alle politiche di pagamento degli streamer più seguiti (passando da una ripartizione 70/30 a un 50/50), alle strane decisioni in materia di politicamente corretto, fino all’incidente avvenuto durante il TwitchCon ’22 con Adriana Chechik.

E ora, le dimissioni di Shear appaiono, agli occhi di molti, anche un modo per fuggire da questi problemi e di quelli futuri: la crescente popolarità dei video dalla durata ridotta (come quelli presenti su TikTok) potrebbero rappresentare infatti, in futuro, un problema per la sopravvivenza di Twitch, essendo una piattaforma di live stream.

Fonte: kotaku.

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