La CMA (Competition and Markets Authority), l’organizzazione che regola il mercato del Regno Unito e monitora le attività competitive, ha pubblicato le considerazioni di nove software house e publisher in merito alle sue conclusioni preliminari sull’acquisto di Activision Blizzard da parte di Microsoft.
E tra di loro c’è Sony. Le note della società giapponese seguono ancora una volta la linea intrapresa fino ad ora, e cioè quella indirizzata a fermare il processo di acquisizione. Per riuscire nel suo intento, questa volta Sony ha chiaramente ammesso le debolezze del proprio servizio in confronto a quello della concorrenza.
“Quando si tratta di MGS (multi-game subscription services, servizi di abbonamento a giochi multipli), non c’è dubbio che Game Pass sia molto avanti rispetto a PlayStation Plus”.
Con questa affermazione, Sony vuole mostrare alcune debolezze in determinate aree e così far vacillare le argomentazioni di Microsoft secondo cui i giapponesi dominano davvero il mercato impedendone la competitività.
I pericoli secondo Sony
Ma la teorie non si fermano qui e vanno ancora oltre, suggerendo che se Microsoft finalizzasse l’acquisizione di Activision Blizzard, la casa di Redmond potrebbe intervenire sul mercato penalizzando Sony.
Nel dettaglio secondo l’accusa, Microsoft potrebbe:
- Aumentare il prezzo di Call of Duty su PlayStation
- Degradare la qualità e leprestazioni di Call of Duty su PlayStation rispetto a Xbox
- Limitare, degradare o non dare priorità agli investimenti nell’esperienza multiplayer su PlayStation
- Rendere Call of Duty disponibile solo sui servizi di abbonamento a giochi multipli (“MGS”) su Game Pass o fornire Call of Duty su PlayStation Plus a un prezzo commercialmente non conveniente, rendendolo di fatto esclusivo.
Mentre Microsoft sta continuando a stringere accordi per estendere il bacino di utenza di Call of Duty per dimostrare di non voler impedire a nessun videogiocatore di godersi il loro sparatutto preferito, anzi, assicurando di volerlo rendere disponibile su ancora più piattaforme (Nintendo e GeForce NOW su tutte), un accordo tra Microsoft e Sony sembra molto complicato.
La società giapponese ha fino ad ora rifiutato ogni accordo per la distribuzione di COD sulle sue console, definendoli “peggiorativi” rispetto a quello attuale che, però, è in scadenza. Ad oggi l’intento di Sony sembrerebbe essere solo quello di voler bloccare a tutti i costi l’acquisizione, a prescindere da un eventuale accordo o della fruizione o meno delle IP Activision Blizzard sulle proprie console.