Essendo One Piece un’opera davvero molto lunga, ricca d’informazioni primarie, aggiuntive, secondarie e girovaganti all’interno di SBS ed interviste ad Eiichiro Oda, non tutti i fan sono in grado di ricordare in modo cristallino e inalterato dal tempo tutti gli eventi accaduti all’interno della storia, o le parole pronunciate dall’autore.
A volte, però, la nostra memoria tende ad ingannarci, e a farci credere che cose mai viste o svelate all’interno di una storia siano apparse, e si mostrino come un fatto appurato e noto a tutti gli altri lettori.
Questa sorta di fenomeno viene denominato “Effetto Mandela”, ed è in sostanza un modo per descrivere questo tipo di situazione dove una persona o un gruppo ha un ricordo “falso” di un fatto o evento. Come può accadere per altre serie, ciò avviene anche in One Piece: ecco allora alcuni degli esempi più grandi.
L’effetto Mandela nella fanbase di Oda
Su Reddit, un utente ha voluto porre questa domanda ai fan di One Piece: quali sono stati alcuni dei più grandi momenti di “effetto Mandela” che i fan hanno mai visto? Ebbene, le risposte sono state numerose, e alcune possono risultare anche sorprendenti per come si siano diffuse in modo così ampio tra i vari fan.
Un esempio fatto dall’autore del post riguarda la fantomatica intervista in cui Oda avrebbe detto di aver concluso sbrigativamente Wano per raggiungere in tempo l’uscita di One Piece Film Red; peccato che non ci sia stata alcuna intervista ad indicare tale retroscena.
Un altro utente sottolinea come le persone sostengano che Oda rimpianga di aver usato così presto Crocodile come cattivo; quest’idea sarebbe nata per via delle parole di Oda riguardanti Shiki il Leone, personaggio che Oda ritiene di averlo introdotto come antagonista troppo in anticipo.
A proposito di villain, c’è un altra situazione da “effetto Mandela” anche per quanto riguarda Arlong e come egli sarebbe dovuto essere uno della Flotta dei Sette, nata probabilmente dal fatto che egli era un membro della ciurma in cui si trovava anche Jinbei, e fu anche descritto come una persona “alla pari” dell’uomo-pesce Flottaro. In aggiunta, anche la credenza che il ritorno di Pell fosse stato causato dall’11 settembre è dato dall’Effetto Mandela, specialmente perché il capitolo in questione uscì in realtà a novembre.
Sembra inoltre che molti fan si siano convinti che la “caduta dalle scale” in Giappone sia un’allegoria usata per il suicidio, portando a pensare che in realtà Oda stesse simbolizzando la morte di Kuina come qualcosa di più di un tragico, sfortunato evento. Tuttavia, non sono mai state date prove o indizi che ci fosse questo significato nascosto dietro la storia dell’amica d’infanzia di Zoro.
Un’altra storia che gira molto, ma che in realtà non è mai avvenuta, racconta come Oda abbia svelato il finale di One Piece ad un bambino in stato terminale, finendo poi con l’essere accusato di aver mentito al ragazzino. Questa storia è stata diffusa in modo piuttosto ampio, sostenendo come esistano solo tre persone al mondo che conoscono la fine di One Piece: Oda, il suo editor e un “bambino della fondazione Make a Wish”.
Per il finale di Wano ci sono state numerose reazioni infastidite da parte dei fan, i quali hanno motivato sempre ciò sostenendo come Oda avesse detto che non avrebbe concluso quest’arco con un “gigantesco pugno” su Kaido.
Tuttavia, queste non furono le parole di Oda: egli disse che il suo pubblico non sarebbe stato soddisatto se il motivo per cui Kaido viene sconfitto è a causa di un pugno forte di Luffy. Ed ecco perché assistiamo alla parte di Onigashima, con uno sforzo immenso non solo dei Mugiwara, ma anche dei vari alleati come Law, Kid, i Foderi Rossi, Yamato e il risveglio di Luffy.