Gli esports non stanno per arrivare solo alle Olimpiadi, ma diventeranno anche un corso di laurea in una prestigiosa università americana. La Syracuse University ha infatti annunciato che lancerà un corso chiamato Esports Communication and management a partire dall’autunno 2024. Il corso sarà gestito dalle scuole S.I. Newhouse School of Public Communications e David B. Falk College of Sport and Human Dynamics.
Il corso coprirà tre aree fondamentali: Esports Business and Management (la promozione sportiva e la gestione delle arene sportive), Esports Communications (includerà lezioni riguardo lo storytelling, esport e pubblicità nella realtà virtuale e i principi delle pubbliche relazioni) e Esports Media and Design (che coprirà l’animazione 3D, il game design e la produzione virtuale. L’università non ha ancora trovato un direttore che guidi il corso,
Alcuni azionisti hanno criticato il corso perché secondo loro fornisce solo conoscenze generiche, e di conseguenza gli studenti si troverebbero solo con delle nozioni di base che non potranno applicare all’industria, visto che gli esport hanno centinaia di posti di lavoro. L’industria è ancora abbastanza piccola, e secondo Fortune Business Insight aveva fatturato 1,21 miliardi di dollari.
Il corso sugli esports e un passo verso il futuro
Gretchen Ritter (il vicecancelliere, provost e chief academy officer della Syracuse University) ha definito il nuovo corso eccitante perché utilizza la forza, la distinzione e l’eccellenza dell’università per abbracciare un campo in rapida crescita e dare agli studenti gli strumenti per entrare in esso. Per lui gli investimenti nei corsi dedicati agli sport sarà uno dei fattori chiave per il loro successo futuro.
Secondo il sito ufficiale dell’università rivela che la retta universitaria sarà di 58400 dollari per un anno. La Newhouse School aveva già lavorato a un corso dedicato all’esport nel 2018, quando aveva collaborato con Twitch.
Gli esport che saranno alle Olimpiadi di Parigi del 2024 saranno tutti videogiochi a tema sportivo, come Gran Turismo. Ha fatto discutere la scelta di non includere giochi esport come League of Legends e Counter Strike: Global Offensive, giustificata con il fatto che “non rispettano i valori olimpici”.
Fonte: Esports Insider.
