Meta, società di Mark Zuckerberg, ha deciso di non continuare i suoi progetti legati agli NFT (Non Fungible Token) che aveva annunciato nel giugno 2022. L’aggiornamento è stato rivelato su Twitter da Stephan Kasriel, responsabile del commercio e della finanza di meta, il quale ha poi spiegato che la decisione è stata presa per focalizzarsi su modi diversi di supportare i creatori, le persone e le imprese.
Kasriel ha dichiarato che in Meta hanno imparato molto che potrebbero applicare ai prodotti che stanno sviluppando per sostenere le persone tramite le loro app, e che per l’azienda la priorità rimane quella di creare opportunità per creatori e imprese di connettersi con i loro fan. La monetizzazione resta importante, e per quessto l’azienda vuole concentrarsi sulle aree che potrebbero avere un impatto su vasta scala, ossia la messaggistica e i Reels (i video brevi).
I piani dell’azienda riguardo gli NFT riguardano in particolare una loro possibile condivisione sui social dell’azienda, Instagram e Facebook, e i primi test erano partiti a luglio. Non è neanche la prima volta che Meta abbandona un progetto legato alla tecnologia blockchain, visto anche il fallito tentativo con la criptovaluta Diem/Libra, venduta poi alla banca Silvergate.
La situazione degli NFT nel 2023
E se Meta di sta allontanando nuovamente dagli NFT, c’è qualcuno che si sta avvicinando a questa tecnologia. Si tratta di The Pokémon Company International, che negli scorsi giorni ha pubblicato un annuncio di lavoro per cercare un dirigente che abbia conoscenza ed esperienza con la tecnologia blockchain e il Metaverso (anche se i fan non hanno preso troppo bene la cosa).
C’è da dire anche che gli NFT stanno vivendo un periodo complicato, visto che sono crollati i prezzi con cui venivano venduti. A dicembre si stimava infatti che il volume d’affari del settore fosse calato di addirittura 78%. A gennaio e febbraio 2023 il volume è stato rispettivamente di 780 milioni e di 2 miliardi di dollari, anche se il numero di token scambiati non è stato troppo alto rispetto ai mesi precedenti.
Fonte. DDay.it