L’argomento IA e creazione nell’ambito artistico è diventato qualcosa di davvero scottante sulla quale discutere, e di recente anche il CEO di Epic Games, Tim Sweeney, ha voluto esprimere le sue considerazioni a riguardo all’interno di un’intervista con PC Gamer.
In essa, egli ha affermato che vorrebbe che l’azienda bilanciasse la protezione delle opere d’arte e l’impegno dei creatori con le nuove tecnologie come i generatori di immagini. Questa sua convinzione emerge mesi dopo che ArtStation, di proprietà di Epic, ha creato un tag “noAI” che vieta l’utilizzo del lavoro creativo da parte dei sistemi di intelligenza artificiale sulla piattaforma.
Ottenuto ArtStation, uno dei più grandi siti Web di condivisione di opere d’arte e di portfolio, la società è rimasta coinvolta nel fuoco incrociato tra gli utilizzatori dell’IA e gli odiatori dell’IA, dovendo aggiornare i Termini di servizio di ArtStation in un modo che non avrebbe offeso nessuna delle due fazioni.
Le IA per Epic Games
Tim Sweeny ha spiegato la delicata posizione in cui si trova lo studio videoludico per quanto riguarda l’utilizzo d’intelligenze artificiali per scopi commerciali, sostenendo come anche all’interno dei suoi studi di sviluppo e tra i suoi collaboratori vi sia una divisione tra chi le apprezza e chi invece no.
Proprio nel corso di questa conversazione, il CEO di Epic Games ha anche spiegato che i sistemi di intelligenza artificiale non dovrebbero prendere le opere degli artisti, specialmente senza aver ottenuto prima il loro consenso, e se il fine che si sta seguendo è quello dell’uso commerciale.
Secondo Sweeny, le IA cercando con grande profondità sul web per ottenere delle immagini da utilizzare, senza mai chiedere un’opinione verso questo possibile utilizzo a chi le ha realizzate originariamente. Tuttavia, secondo il CEO un’azienda non dovrebbe prestarsi a gesti del genere; quando ci si trova a vendere un prodotto commerciale utilizzato per generare opere d’arte commerciali, ciò non dovrebbe essere fatto.
Alla domanda sull’opinione dell’azienda in merito, il CEO ha osservato che l’obiettivo di Epic Games è rimanere neutrale e trovare un equilibrio tra la protezione del lavoro degli artisti e il coinvolgimento dei creatori con la tecnologia basata sull’intelligenza artificiale.
“In Epic Games, ci consideriamo di entrambe le parti. Siamo noi stessi creativi. Abbiamo molti artisti in famiglia. Siamo anche un’azienda di strumenti. Supportiamo molti sviluppatori di giochi. Alcuni di loro useranno l’IA, altri odieranno l’IA e noi vogliamo essere un intermediario affidabile e neutrale che non intralci lo sviluppo del settore, ma che non vada a rubare i dati artistici di tutti”.