Con 25 anni di scrittura sulle spalle, Eiichiro Oda ha avuto diverse esperienze nella sua vita privata, contemporaneamente a quella di autore di One Piece. Ha avuto modo di sposarsi, avere una famiglia, trasferirsi, e tutto mentre continuava a sfornare in modo più o meno regolare i capitoli settimanali della sua opera.
Il passaggio del tempo, prevedibilmente, è comunque andato ad inficiare in diversi modi sul suo stile artistico. I disegni sono cambiati abbastanza rispetto ai tempi iniziali, sia per quanto riguarda l’aspetto dei suoi personaggi (“vittime” anche del salto temporale) sia per quanto riguarda lo stile di disegno vero e proprio, e della strutturazione dei pannelli nei vari capitoli.
Un altro elemento causato dal passaggio del tempo, ovviamente, si ripercuote sulla sua memoria e sulle sue capacità visive. La sua vista è peggiorata abbastanza, e nonostante egli abbia dei tomi giganteschi contenenti tutte le informazioni sulla sua opera, sembra che anche la memoria a volte finisca con il fare cilecca.
Una mente segnata dal tempo
Spesso ci stupiamo dei collegamenti che Oda riesce a fare tra i numerosi punti narrativi del suo manga, specie per quelli che furono presentati decenni fa e che, improvvisamente, si collegano in modo incredibile a degli eventi che si rivelano cruciali per la storia. Un esempio calzante c’è stato con l’arco di Egghead e la rivelazione su un personaggio introdotto a Whole Cake Island, ma di sicuro è possibile evidenziare anche diverse altre occasioni del genere.
Oda ha svelato in passato come egli ami creare storie non pianificate che finiscano con il collegarsi miracolosamente bene, e sicuramente tenere conto di questi elementi nel corso della creazione della trama non è una cosa semplice.
Tuttavia, pare che invece l’autore abbia difficoltà a ricordare una delle cose che ormai dovrebbe essergli naturale, un po’ come respirare: disegnare il protagonista Luffy. All’interno di un recente tweet di un utente noto nella community di One Piece, egli spiega come Oda abbia rivelato in passato questa particolare criticità.
“Man mano che la serializzazione va avanti, Oda a volte dimentica le tecniche di Luffy e le cerca sul web. Nel 2006 disse che i siti fatti dai fan di One Piece lo aiutano davvero molto”.
I vari Gear e le mosse che Luffy ha potuto inventare sono un elemento che l’autore sembra avere difficoltà a ricordare, almeno per quanto riguarda la parte visiva che deve realizzare all’interno del manga. Certo, considerando come si trovi a lavorare da oltre 20 anni a One Piece, e come inoltre egli debba ricordare per filo e per segno le mosse e capacità di numerosi altri personaggi, è comprensibile che egli finisca con il non ricordare il modo esatto in cui disegnare le tecniche di Luffy.
