Nella giornata di ieri è stato annunciato che Kyattsu Ai, il manga di Tsukasa Hōjō (autore anche di City Hunter e del suo spin-off Angel Heart), meglio noto in Occidente come Cat’s Eye – Occhi di Gatto, riceverà un adattamento live action per l’emittente francese TF1. Alla regia ci sarà Alexandre Laurent, già autore della serie tv francese Le Combattenti disponibile su Netflix, mentre l’intera produzione è supervisionata dalla compagnia Big Band Story. Per il manga di Hojo è il primo adattamento live action in assoluto.
Stando al quotidiano Le Parisien, la sua messa in onda non avverrà però prima dell’autunno 2024, in quanto il casting degli attori è ancora in corso. La serie live action andrà presumibilmente in onda in prima serata, e TF1 (che però al momento, ci dice Le Parisien, non ha ancora confermato né smentito queste informazioni) starebbe pianificando una distribuzione della serie anche al di fuori dalla Francia. Non è la prima volta che un’emittente francese adatta un’opera di Hojo: già nel 2019, infatti, il film Nicky Larson et le Parfum de Cupidon adattava un soggetto tratto da City Hunter.
La notizia segue di poche settimane l’annuncio, in occasione dei 35 anni dell’anime di City Hunter, di un film inedito dal titolo City Hunter The Movie: Angel Dust (Gekijо̄ban City Hunter: Tenshi no Namida), il quale debutterà in autunno nelle sale cinematografiche nipponiche e sarà successivamente disponibile su Netflix. Sempre a proposito di City Hunter, nel 2024 vedrà la luce invece per la stessa Netflix un nuovo live action, diretto da Yūichi Satō, con l’attore Ryōhei Suzuki nei panni del protagonista Ryo Saeba.
A proposito di Occhi di Gatto
Il manga di Tsukasa Hōjō, serializzato da Shōnen Jump dal 1981 al 1985, racconta la storia di Hitomi, Rui e Ai Kisugi, tre sorelle che gestiscono un Cafè dal nome Cat’s Eye, il quale tuttavia non è altro che una copertura per la loro reale attività. Le tre si dedicano infatti al furto di opere d’arte, firmandosi come banda degli Occhi di Gatto su dei biglietti da visita puntualmente lasciati nel luogo delle loro azioni. Le opere d’arte da loro cercate sono esclusivamente quelle appartenute al loro padre scomparso, Michael Heinz, la cui collezione è andata dispersa. Ricomponendo la collezione Heinz, sperano di ottenere indizi sul proprio padre ed eventualmente ritrovarlo.
A complicare le cose si aggiunge il fatto che Hitomi è fidanzata con Toshio Utsumi, l’ispettore che da lungo tempo indaga sulla banda degli Occhi di Gatto senza minimamente sospettare delle tre sorelle. L’ambiguità della situazione è tale che in più di una situazione le tre sorelle riescono a farla franca nei confronti dell’ispettore proprio grazie alle informazioni carpite da Hitomi. Ciò nonostante, i sentimenti che la ragazza prova verso Toshio sono autentici, creando un intreccio narrativo ed un gioco di non detti intrigante e sofisticato.
L’apprezzatissima edizione italiana di Occhi di Gatto, accompagnata da una delle più famose sigle cantate da Cristina D’Avena, è andata in onda nel nostro paese tra il 1985 e il 1986 con alcune piccole variazioni come il cambio del nome di alcuni personaggi: Hitomi, Rui e Ai Kisugi diventano rispettivamente Sheila, Kelly e Tati Tashikel, mentre Toshio Utsumi diventa Matthew Hisman.
Se non l’avete mai vista, potete recuperare la versione integrale e rimasterizzata di Occhi di Gatto su Prime Video, assieme all’inedito crossover con Lupin III di cui potete recuperare il trailer qui.