L’episodio 9 di Trigun Stampede è incentrato sul finale del flashback iniziato con la scorsa puntata. La storia di Vash e Knives prosegue e scopriamo le motivazioni che hanno spinto il gemello del protagonista a far precipitare la nave dove si trovavano loro due e Rem.
Knives si scopre essere un personaggio che ha delle motivazioni ben fondate per essere malvagio. Nel manga ci sono delle differenze, e alcuni dettagli magari verranno trasposti in qualche episodio successivo, ma la sostanza e la ragione per cui il fratello di Vash diventa il “cattivo” di Trigun è lo sfruttamento dei plant, e questo è coerente con l’opera originale di Yasuhiro Nightow. A supervisionare l’anime, del resto, c’è proprio quest’ultimo.
Gli uomini spingono fino al limite tramite un processo chiamato “last run” i plant, per produrre l’energia necessaria per alimentare e illuminare un’intera città. Abbiamo già visto come i plant siano creature animate, vive, e Vash e Knives possono comunicare con loro, sentirli. Knives si dimostra malvagio perchè disilluso, e anche spinto da un desiderio di vendetta. I plant infatti stavano urlando prima di morire, non sono creature usa e getta, sono esseri viventi.
Anche il fratello di Vash, quindi, condivide il rispetto per ogni creatura che Rem ha insegnato ai due bambini, ma si rende conto che No Man’s Land, il pianeta desertico su cui sono naufragati, debba essere dei plant, e non degli umani.
Hanno consumato tutta l’energia dei plant per alimentare una città, e alla domanda “Perché?”, la risposta che sono felici di servire gli umani, è nella loro natura. Ricorda una tipica risposta da ricco possidente coloniale in un campo di cotone, gli schiavi sono felici di servire gli europei, anzi, sono nati per questo. Forse Knives, o meglio, l’autore, non sbaglia sulla natura umana.
Quando Luida giunge presso Vash e Knives, e quest’ultimo cerca di strangolarla, il protagonista perde il controllo attivando un potere chiamato “gate”, portale, porta, che già durante il primo incontro con il gemello era stato menzionato. Ora ne vediamo gli effetti, anche se non fino in fondo, capiamo che si tratta di qualcosa che può causare una devastazione immensa, ma Knives taglia il braccio di Vash che stava aprendo il gate.
L’estetica del potere di Vash è completamente rinnovata. Sono rappresentati, con una resa grafica convincente, tutti gli aspetti più sci-fi di Trigun. La CGI non stona in queste trasposizioni, e quando sono in scena i protagonisti, risulta di qualità, è efficiente, rende bene il concetto, l’idea, di un potere al di là della conoscenza umana.
Anche i plant sono raffigurati in modo del tutto nuovo, ma che ne esplica bene la sostanza. Siamo di fronte a una nuova veste più cyberpunk e fantascientifica di Trigun, nonostante i plant siano sempre stati uno degli elementi fondanti della trama, per fare un esempio erano dentro lampadine giganti, una scelta estetica completamente diversa.
Si ritorna al presente e Vash, sulla nave della flotta SEEDS approdata nel deserto, nascosta da una tempesta di sabbia, viene raggiunto da Wolfwood, Meryl e Roberto. Dopo che Luida e Brad, molto invecchiati rispetto al flashback, hanno mostrato al gruppo gli altri esseri umani in criosonno, e una parte dentro la nave in cui, a mo’ di serra, hanno coltivato alberi, piante, erba e ricreato un tipico ambiente terrestre, vengono attaccati. Zazie the Beast rapisce Meryl e Roberto.
Vash e Wolfwood si precipitano a salvarli, mentre Zazie spiega a Meryl e Roberto che tutti si trovano su quel pianeta desertico e inospitale per colpa degli esseri umani, che hanno consumato ogni risorsa sulla Terra, e sono stati costretti a un esodo verso un nuovo pianeta. Zazie the Beast è un essere in simbiosi totale con i worm, e non si sente per nulla umano, si sente un abitante legittimo del pianeta, mentre gli umani sono venuti dopo, e pretendono ancora di sfruttare fino all’ultimo l’unica risorsa energetica disponibile, i plant, che sono esseri senzienti a loro volta.
Questo pianeta è a un bivio, dice, tra poco bisognerà decidere a chi appartiene. Si presuppone che tutto questo avvenga tramite una vera e propria guerra che Knives e i suoi seguaci hanno dichiarato all’umanità, corrotta nell’animo, Vash tuttavia continua a ripetere come un mantra che vuole salvare tutti, sia umani, sia plant.
Wolfwood lo prende in giro, trattandolo come uno con la testa tra le nuvole, Brad dice che il reverendo gli ricorda lui da giovane, era scettico, disilluso, poi dopo aver conosciuto Vash bene ha capito qual è la vera forza che anima il Tifone Umanoide, e quanto forte egli sia, non è un codardo, è saggio. Il concetto del Bushido, codice di condotta dei samurai, per cui il miglior scontro è quello evitato, è conforme all’etica del protagonista, sia negli ideali, ma soprattutto nelle azioni.
Trigun Stampede è disponibile in streaming su Crunchyroll.
