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L’industria degli anime minacciata dall’esclusività con Disney Plus e Netflix: i danni sono sempre più evidenti

Non saranno passati neanche due anni da quando Disney Plus ha dato il via ad un accordo di esclusività con le aziende giapponesi produttrici di anime, eppure sembra che questa sorta di partnership non stia dando i risultati sperati né dalle compagnie, né dalla piattaforma americana.

Dopo aver rinforzato ulteriormente i rapporti con Kodansha per portare ulteriori serie animate in esclusiva sul suo sito streaming, Disney sembra essere poco contenta dei riscontri che sta ottenendo con i progetti che è riuscita ad accaparrarsi nel corso di queste ultime stagioni di anime.

La questione è stata portata all’attenzione dell’utenza giapponese attraverso il popolare sito riportatore di news Myjitsu, il qual ha condiviso un articolo sottolineando come la distribuzione esclusiva sia divenuta una minaccia non solo per le serie soggette a questo tipo di rilascio, ma anche per il resto dell’industria; inoltre, viene posta particolare enfasi sul metodo utilizzato da Disney Plus.

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Disney Plus mette in pericolo gli anime

Secondo l’articolo di cui parla Myjitsu, l’accordo siglato da Disney Plus ed altre compagnie starebbe influenzando in modo irreparabile alcune serie particolarmente popolari e amate nel Sol Levante, rendendo così difficile per i fan ed appassionati godersi queste opere e fruirne in un modo soddisfacente.

Si parla di serie come Tokyo Revengers e la sua seconda stagione, il tanto atteso sequel di Hataraku Maou-sama (The Devil is a Part-timer), e Summer Time Rendering, una serie che ha sorpreso tutti ma che è stata ingiustamente “affetta” dalla malagestione di Disney Plus nella sua pubblicazione in Occidente.

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La seconda stagione di Tokyo Revengers ha avuto inizio a partire dal 7 gennaio, ma non starebbe ottenendo il successo che era stato inizialmente stimato. La prima stagione è stata innegabilmente un successo commerciale specialmente in Giappone, eppure adesso sembra non esserci un minimo di discussione o altro a riguardo. Secondo i dati di GEM Partners, la prima stagione ha avuto numeri da capogiro diventando una d elle serie più viste in streaming, competendo con opere come Jujutsu Kaisen e Demon Slayer.

Anche l’attesa per la seconda stagione era piuttosto elevata, almeno secondo le informazioni date dal sito Filmarks; eppure, da quando ha avuto inizio sembra quasi che i fan siano tutti spariti. Una delle ipotesi che ha più trazione come motivazione dietro questo cambiamento riguarda l’influenza data dal modo in cui Disney Plus ha deciso di rilasciarlo in esclusiva sulla sua piattaforma: alcuni spettatori neanche si erano accorti del rilascio a causa di ciò, e alcuni sostengono come la sua presenza solo su un sito porti la gente a decidere di non seguirlo.

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La seconda stagione di Hataraku Maou-sama sembrava aver trovato una grande schiera di fan entusiasti del suo ritorno dopo la prima stagione, trasmessa dieci anni fa nel 2013, ma alla fine di tutto la nuova serie non ha ottenuto grande rilevanza, probabilmente anche per via della distribuzione esclusiva.

Anche Summer Time Rendering ha subito un trattamento crudele molto simile: era un’opera originale dal grande potenziale, ma la presenza unicamente su Disney Plus l’ha resa una serie passata in sordina nonostante avrebbe potuto riscuotere un successo più o meno simile a quello di altre opere originali come Lycoris Recoil.

Summer Time Rendering

Questo discorso naturalmente si applica anche ad altre piattaforme, come nel caso di Netflix: l’esclusività di opere molto note come Le Bizzarre Avventure di JoJo ha portato molta contrarietà tra i fan, sia per via del rilascio “in blocco” di Stone Ocean (smorzando così la discussione) sia per il fatto che la piattaforma ha di recente rimosso tutte le precedenti stagioni dell’anime, togliendo così la possibilità agli appassionati di vederle in streaming (se non attraverso mezzi “alternativi”).

La distribuzione esclusiva, insomma, sembra star arrecando molti danni alla popolarizzazione di alcuni franchise e opere; sebbene i contratti di questo tipo apportino vantaggi sul fronte della distribuzione e dei finanziamenti, la mancanza di pubblico verso un progetto è un elemento che non può essere trascurato assolutamente.

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Marina Flocco

Marina Flocco

Fruitrice seriale di videogiochi, anime, manga, tutto ciò che è traducibile dal giapponese.

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