Una dipendente Amazon ha voluto dimostrare una delle pratiche aziendali di cui la maggior parte dei clienti non sono a conoscenza, e che riguarda nello specifico proprio i corrieri del colosso creato da Jeff Bezos.
Spesso si parla dei controlli serrati che i dipendenti di Amazon devono subire durante il loro lavoro e la ragazza in questione, Amber Girts, ha voluto portare all’attenzione del grande pubblico un ulteriore dettaglio che a molti sembra quasi uscito da una distopia. L’azienda ha trovato un modo per costringere i suoi corrieri a rispettare le basiche norme di sicurezza sulla strada, tra cui proprio l’allacciamento della cintura.
In una clip pubblicata sui social, Amber ha mostrato che all’interno dell’abitacolo c’è un dispositivo che osserva l’autista e tiene traccia delle sue attività e controlla il modo in cui il conducente si comporta durante l’orario di lavoro.
Come funziona il dispositivo e cosa traccia
Il dispositivo consiste in una videocamera con quattro lenti creata da Netradyne e che sfrutta l’intelligenza artificiale. Amber racconta che una videocamera è puntata verso l’autista, un’altra sulla strada e c’è anche una videocamera per ogni lato del veicolo. In questo modo, Amazon sa perfettamente cosa accade dentro e fuori il veicolo.
Secondo delle fonti vicine ad Amazon, nonostante possa sembrare effettiamente un metodo di sorveglianza al quanto eccessivo, il sistema è stato progettato “tenendo in considerazione la privacy dell’autista” e che “può essere spento durante le pause”.
Quello su cui si dicute, però, è il fatto che controlli in modo quasi maniacale il rispetto delle norme di sicurezza stradale. Amber dice che, ad esempio, la videocamera frontale serve a tracciare quanto vicino è il veicolo Amazon rispetto a quello davanti, o se l’autista si ferma effettivamente agli stop. Non fermarsi completamente corrisponde a una violazione, secondo Amber.
Ovviamente, il sistema traccia anche la velocità del conducente, e non ammette che mentre si guida si faccia anche altro come, ad esempio, bere un sorso di caffè. Se si vuole farlo, bisogna accostare. Qualunque cosa distragga dal guidare corrisponde a una “violazione per conducente distratto”.
Fin qui, sembrano regole piuttosto comuni e che ogni buon automobilista dovrebbe rispettare. Un altro dettaglio, però, è che il sistema sa anche quante volte l’autista si slaccia la cintura. E se il conducente non la allaccia abbastanza o “ne manca una”, riceve una “violazione per cintura di sicurezza”.
Per rendere meglio come a volte il sistema sia piuttosto eccessivo o irragionevole, la ragazza porta l’esempio di un suo collega, segnalato per “essersi grattato la barba”. L’AI credeva stesse controllando il proprio telefono.
In generale, va riconosciuto che il sistema sia “solo per ragioni di sicurezza”, ma la costante supervisione al quale sono sottoposti i dipendenti di Amazon crea un ambiente fin troppo teso e non sono rare le volte in cui l’azienda di Bezos ha licenziato i propri dipendenti per ragioni discutibili. Solo lo scorso settembre, un corriere Amazon aveva affermato di essere stato licenziato per essere andato al bagno ad un benzinaio in orario di lavoro.
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