Le AI fanno sempre più parte delle nostre giornate. In particolare, questo è il momento ideale dei chatbot: le chat dominate dall’intelligenza artificiale che vi permettono di intavolare delle discussioni piuttosto realistiche con chiunque. Vi sarà già capitato di provare o di sentir parlare di ChatGPT, il famoso chatbot di Open AI che sembra in grado di fornire risposte a qualunque tipologia di richiesta elaborata, ma forse non avete mai sentito di Prega.org.
Si tratta di un sito web creato dalla startup ImpactOn, e che permette ai fedeli di chattare con niente di meno che Padre Pio. Il santo è stato scelto per una ragione ben precisa: è tra i più venerati, e questo gli ha fatto ottenere il record di interazioni online.
Anche in questo caso, la chat di Prega.org sfrutta Gpt e riesce a instaurare con i fedeli discussioni che, a quanto si dice, sembrano simili a lui. Tutto ciò basandosi sui suoi scritti che sono stati memorizzati dall’intelligenza artificiale. Il fondatore di Prega.org, il 47enne Fabio Salvatore, ha infatti affermato che il team dietro il sito si è impegnto per rendere il più possibile naturale e credibile le sue interazioni.
Il funzionamento di Prega.org
“Parla con Padre Pio: ti risponderà”: questa è la promessa che fa il sito non appena entrati sulla pagina. Invece di limitarsi a ciò che farebbe ChatGPT, ovvero fornire all’utente la conoscenza richiesta su qualunque tipologia di argomento, le menti dietro Prega.org hanno deciso di sfruttare l’intelligenza artificiale applicando il principio del chatbot di Open AI alla fede religiosa, partendo proprio dal pensiero di santo. Ed è così che, da una semplice foto che funge da esempio, riusciamo a capire in che modo agisce Prega.org.
Inoltre, pare che le idee di ImpactOn non siano finite qui. Bisogna considerare che la startup ha avuto già diverse esperienze per conto di enti religiosi e no profit, ma dopo la chat con il frate punta a crearne altre con altri santi. Il punto focale della missione, come afferma Salvatore, è “rendere le risposte equilibrate”.
Infatti, il santo è stato allenato a non rispondere agli insulti, non dire bestemmie e non tenere traccia di ciò che scrivono le persone per questioni di privacy. D’altronde, vuole essere un luogo di riferimento per i fedeli bisognosi di conforto o di qualcuno con il quale confessarsi.
