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“Cinque minuti a letto con me, una carriera lunga una vita”: Harvey Weinstein e il suo “metodo di seduzione”

La nascita del cosiddetto “movimento MeToo” di diversi anni fa ha un nome come punto d’origine di tutte le cose: Harvey Weinstein. Quello che prima era uno dei pezzi grossi di Hollywood, rispettato e riverito dall’intera industria, adesso si trova a dover scontare una pena di più di 16 anni in galera a Los Angeles, in aggiunta ai 23 anni che già si trovava a scontare invece a New York.

Ciò che ha attivato questa sua incredibile caduta, dalle stelle alle stalle, è stato il coraggio di diverse donne nel portare finalmente all’attenzione alcuni dei soprusi più clamorosi alla quale esse sono state sottoposte. Le numerose accuse e testimonianze riguardo il suo comportamento definibile solo come “rivoltante” in certi casi, ha infine sortito l’effetto estremamente sperato.

E oltre alle vicende riguardanti alcune attrici, dalle più nuove a quelle maggiormente conosciute nel panorama cinematografico, arrivano dei racconti raccapriccianti anche da chi invece ha lavorato per Weinstein in qualità di assistente, come nel caso di Rowena Chiu. Di recente, è riemersa l’intervista che la donna rilasciò ai media tempo addietro.

harvey weinstein

Harvey Weinstein e la popolarità “indesiderata”

Rowena Chiu si trovò un’offerta di lavoro come assistente di Harvey Weinstein venticinque anni fa, nel 1998. A quel tempo la donna credette che il momento che stava attendendo da tanto tempo stesse finalmente per arrivare, poiché desiderosa di fare un debutto nell’industria cinematografica. Tuttavia, la realtà di questo mondo le crollò addosso, quando finì un mese dopo con il dover lottare in modo fisico contro quello che si rivelò essere un molestatore sessuale seriale.

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La notizia viene riportata da The Hollywood Reporter, e racconta l’esperienza che Rowena Chiu ha dovuto subire dentro un albergo a Venezia. Quando si trovava nelle fasi “introduttive” alla sua mansione, le fu detto dalla precedente assistente di Harvey Weinstein come avrebbe fatto meglio a non sedersi mai sullo stesso divano con lui, per via delle sue “mani vaganti”. Le disse che era difficile da gestire, e Rowena sembrava conscia del suo famigerato temperamento.

Tuttavia, a quel tempo nessuna delle due assistenti sapeva degli atti di cui egli è stato autore, arrivando ad essere uno stupratore incallito che si approfittava di ogni donna con la promessa di farle diventare delle star di successo. L’industria cinematografica negli anni ’90 era però anche questo: secondo Rowena, le molestie sessuali erano all’ordine del giorno. Ma lei a quel tempo non sembrava aver voluto far caso alle dicerie e alle parole troppo allarmanti, e per questo non si era neanche preparata a ciò che sarebbe poi successo a Venezia.

harvey weinstein legali

Durante il Festival del Cinema in quest’incantevole città, i due condivisero una suite; appena arrivati, Weinstein si mise in accappatoio e nelle quattro ore successive non fece altro che chiedere a Rowena di fare lo stesso, di massaggiarlo o di praticare sesso orale. Dopo aver ricevuto il massaggio Weinstein la spinse sul letto, iniziò a spogliarla e le disse che con quei cinque minuti, avrebbe potuto avere una grande carriera.

Rowena riuscì alla fine a scappare, e pensò anche di denunciare di tentato stupro il produttore; ma a quel tempo, nessuno credeva a ciò che dicevano le ragazze. Alla fine, firmò un accordo di 125 mila sterline in cambio del suo silenzio.

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Marina Flocco

Marina Flocco

Fruitrice seriale di videogiochi, anime, manga, tutto ciò che è traducibile dal giapponese.

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