Trovare la motivazione per mettersi sui libri è arduo, a volte. Tutti, in un certo momento della propria vita, pianificano stratagemmi per ingannare la mente: alcuni si motivano con delle gratificazioni a fine sessione, altri cercano compagnia per non sentirsi meno soli. StudyTme è a cavallo tra le due cose.
Al secolo Giulia Mazza, originaria di Verona, StudyTme lavora e studia con una telecamera puntata in volto. Si comporta come qualunque lavoratore in smart working, ma lo fa in diretta su Twitch, davanti a un PC. Un timer in sovraimpressione indica quanto manca prima della pausa. La chat è pressoché silenziosa, perché chi la segue studia con lei.
StudyTme si trasforma nel dolce sottofondo che accompagna lo spettatore tra le pagine di un saggio particolarmente ostico o tra le pedanti direttive dei clienti. Durante la pausa si chiacchiera un po’ – di solito in lingua inglese – dopodiché si torna al proprio lavoro. Questo programma a una prima occhiata è piuttosto banale ma in realtà la narrazione comunicativa nasconde delle curiose analogie tra musica Lo-Fi, pomodori e gamification.
Chi è StudyTme?
Come scrive sul suo sito internet, Il percorso su Twitch di StudyTme inizia nel novembre 2020 perché “il suo tirocinio è diventato interamente a distanza durante il lockdown”. Di tempo però ne è passato e il progetto si è evoluto. Anche se Giulia Mazza è italiana, ha preferito che il suo progetto fosse principalmente in lingua inglese. La CEO Gang – così chiama la sua community – è ormai affezionata alle sessioni di studio in sua compagnia e dal tenore dei commenti è chiaro che il pubblico sia piuttosto eterogeneo.
Il suo format non è rivoluzionario. “FOCUS WITH ME – use me as a screensaver” è la tipica diretta in cui vengono dettati i ritmi di lavoro. 45 minuti di “Focus Time” sono alternati da 7 minuti di “Break Time”, seguendo le regole dell’abusata tecnica del pomodoro. Durante il Focus Time, in sottofondo, c’è soltanto una selezione di brani in stile Lo-Fi. Nella pausa StudyTme riprende il controllo della discussione, parla con gli utenti in chat e risponde alle domande.
Alla base, il più banale degli intenti: far sì che lo spettatore si concentri sui propri obiettivi. Non siamo di fronte a un’idea particolarmente ingegnosa né a qualcosa di stupefacente. I punti di forza del progetto sono altri e si riscontrano nella gestione del progetto nel suo complesso. È difficile vedere tra gli influencer italiani una cura degli spazi social così certosina ed è forse questo l’aspetto che più colpisce del progetto di Giulia Mazza.
Dare vita alla ragazza Lo-Fi
Interferenze ambientali, sibilii analogici e campionamenti in loop: la musica Lo-Fi è riuscita, nel corso degli anni, a inserirsi in contesti discografici inesplorati. Se dovessimo dare una corporeità a questo genere musicale penseremmo subito alla Lo-Fi Girl, personaggio animato ormai celeberrimo su YouTube.
La Lo-Fi Girl è assorbita dai suoi scritti davanti a una finestra insieme al proprio gatto, qualche libro sulla scrivania e una lampada che illumina il foglio. Una visione onirica e suggestiva che in qualche modo ci trasmette quiete e tranquillità. Se volessimo tratteggiare un profilo psicologico di questa ragazza probabilmente ce la immagineremmo pacifica, sorridente e profondamente spensierata.
StudyTme è in un certo senso molto simile. Del resto, anche la sua inquadratura sembra ispirata alle tonalità della Lo-Fi Girl. Uno dei grandi valori aggiunti del progetto di Giulia Mazza è somigliare a quel personaggio rendendolo, in sostanza, vivo. Un simulacro con cui il pubblico può addirittura interagire e discutere.
La tecnica del pomodoro e la gamification
La tecnica del Pomodoro, inventata negli anni ‘80 da Francesco Cirillo, permette di suddividere e gestire meglio il proprio tempo. Con un timer a forma di pomodoro – da qui il nome della tecnica – ci si pone degli obiettivi a breve termine in modo da ridurre il carico lavorativo e lo stress da esso derivato. StudyTme ne fa largo uso nelle sue live, trasformandolo in tratto distintivo del canale.
Il concetto di gamification è relativamente nuovo negli studi nel settore dei media digitali. Pokémon Go ne è un fulgido esempio ma la definizione si può applicare anche ad ambiti lontani dal gioco in senso stretto. La tecnica del pomodoro si basa sugli stessi principi perché decidiamo di giocare contro le nostre capacità di concentrazione. In questo caso la gamification è applicata, oltre che alla streamer, anche allo spettatore e alla community. Ciò mette gli utenti nella condizione di pensare anche ai risultati degli altri, motivandosi a vicenda.
L’overlay del canale spinge nella stessa direzione: il timer a schermo e la possibilità di aggiungere un pomodoro alla sessione tramite le sottoscrizioni è un elemento aggiuntivo alla narrazione ludica. Gli spettatori affidano deliberatamente questo compito alla streamer: il suo dovere è di “gamificare” la produttività delle persone. StudyTme riesce egregiamente a ludicizzare il prodotto con immensa cura ed efficienza.
Un semplice canale per studiare
Abbiamo preferito raccontarvi alcuni aspetti specifici di StudyTme per inquadrare meglio pregi e difetti del progetto ma sui suoi altri spazi come YouTube o TikTok vengono trattati anche argomenti di crescita personale. Il progetto nel suo complesso è solido e ben strutturato e la lingua inglese di certo aiuta a trovare una fetta di pubblico più ampia. Limitarsi a pensare che questa sia la chiave del successo sarebbe però una banalizzazione.
Senza nulla togliere ai moltissimi canali italiani, StudyTme ci ha entusiasmato per la sua coerenza interna. Il progetto di Giulia Mazza è, in fondo, un semplice canale per studiare in compagnia ma in questo caso siamo convinti che i particolari facciano tutta la differenza del mondo.
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