Dragon Ball Super: Super Hero, l’ultimo film di Toei Animation dedicato al franchise di Dragon Ball, è uscito ufficialmente nelle sale di diversi paesi del mondo durante l’anno appena passato. Il suo debutto, però, è stato piuttosto travagliato per Toei.
Difatti, il film ha subito un brusco rinvio a causa di un attacco hacker che ha colpito l’azienda mentre il progetto era in produzione. Questo ha portato a ritardare l’uscita del film di alcuni mesi, con gran dispiacere di numerosi fan. Oggi, però, veniamo a scoprire che tale fatalità si è rivelata in realtà piuttosto provvidenziale.
Lo ha rivelato Chikashi Kubota, art director del film, durante la conferenza del Japan Expo che si è tenuta in questi giorni in Francia. Kubota è stato invitato all’evento come ospite speciale, e durante una conferenza di un’ora ha parlato di diversi aspetti in merito al suo lavoro sul film. Tra questi, ha fatto una “confessione” finora inedita.
Le parole di Kubota
A quanto pare, per gli animatori di Dragon Ball Super: Super Hero l’attacco hacker è stato una vera e propria manna dal cielo. Fu un evento sì nefasto, ma che allo stesso momento permise loro di guadagnare ulteriore tempo per lavorare al film. Infatti, Chikashi Kubota ha rivelato che per produrre il film è stato dato allo staff solamente un anno e mezzo di tempo.
Questo lasso di tempo piuttosto breve ha portato Kubota a preoccuparsi realmente di non riuscire a terminare il lavoro entro la scadenza prevista, né tanto meno per la premiere che era stata organizzata all’inizio. Infatti, non solo c’era da organizzare il lavoro in 3D, ma anche quello 2D di cui si occupava proprio Kubota.
L’attacco hacker ha regalato a Kubota e al resto dello staff due mesi di tempo in più, che sono bastati per raggiungere il risultato finale che abbiamo visto sullo schermo. È un po’ sconsolante il fatto che agli animatori sia stato concesso così poco tempo, e viene da chiedersi se sarebbe potuto essere anche meglio se i tempi non fossero stati così pressanti. In ogni caso, per una volta un attacco hacker fa onore al motto “non tutto il mal vien per nuocere”.
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