Il capitolo 1109 di Detective Conan ha chiuso (per il momento) quelli dedicati ai ricordi degli omicidi di 17 anni fa e ci ha fornito numerose risposte a domande che ci portavamo dietro dall’inizio della Saga di Rum. Assieme a molte risposte, tuttavia, Gosho Aoyama si è divertito a disseminare qualche altro nuovo interrogativo, il più preoccupante e opprimente dei quali riguarda gli Uomini in Nero e l’effetto che l’APTX 4869 ha su determinati soggetti ai quali viene somministrata.
Sappiamo infatti che l’APTX 4869 ha due effetti ben distinti: buona parte dei soggetti a cui viene somministrata sono morti e i loro decessi sono confermati. Una piccola percentuale di soggetti, però, non muore bensì rimpicciolisce. I soggetti rimpiccioliti a causa dell’APTX degli Uomini in Nero sono attualmente tre: Conan, Ai e Mary.
Fino ad ora Conan aveva agito con relativa tranquillità nelle indagini, conscio del fatto che per gli Uomini in Nero fosse impossibile immaginare del suo rimpicciolimento, ma il capitolo 1109 di Detective Conan ci pone di fronte ad una inquietante possibilità: e se gli Uomini in Nero avessero invece intuito il possibile effetto del farmaco?
Nell’ultimo capitolo uscito, infatti, prima di ritirarsi Rum pronuncia una frase che può far sorgere tale sospetto:
“Come pensavo, non mi resta altro che riportare il mio occhio destro indietro nel tempo… Se quel farmaco ha l’effetto che immagino!”
Come potete vedere dall’immagine a seguire il “farmaco” a cui Rum sta facendo riferimento è proprio l’APTX 4869 ingerita da Conan, Ai e Mary e che ha contribuito alla loro trasformazione.
Rum potrebbe dunque aver intuito che Shinichi Kudo non è affatto morto né scomparso e piuttosto ha subito un rimpicciolito. Non è la prima volta che il Numero 2 degli Uomini in Nero mostra tali sospetti: spesso e volentieri infatti nel corso della storia sussurra frasi piuttosto sospette a Conan lasciando intuire ai lettori che potrebbe sapere la verità sulla sua identità.
Un altro mezzo indizio ci viene fornito dal capitolo 1072, in cui Rum si reca presso la scuola di Akemi Miyano in cui era in corso una rimpatriata con vecchi compagni della sorella maggiore di Ai, deceduta. Ora, poco prima di andare via Rum pensa una frase che, fino a questo momento, era apparsa priva di significato e che adesso alla luce di questa nuova consapevolezza potrebbe assumerne finalmente uno:
“Non è possibile che una morta torni in vita.”
Assumendo che Rum abbia intuito che l’APTX provoca il ringiovanimento di chi la assume allora il volume 101 potrebbe suggerirci a sua volta che Rum non solo ha intuito un possibile collegamento tra Conan e Shinichi, ma che persino Shiho (che ha inventato l’APTX) abbia assunto il medesimo farmaco per fuggire e sia quindi rimpicciolita, recandosi così alla scuola della sorella maggiore proprio per cercare indizi su di lei.
Purtroppo la strada per confermare tali dubbi è ancora lunga e per avere altri indizi a riguardo non possiamo fare altro che attendere i prossimi capitoli di Detective Conan, che ricordiamo riprenderà il 12 aprile su Shonen Sunday.