Microsoft ha aumentato i prezzi di Xbox Series X e Series S in Svezia dopo quello avvenuto in Giappone il mese scorso. Questo è il primo rincaro che l’azienda di Redmond attua in Europa e potrebbero seguirne altri nel resto del mondo.
Non utilizzando l’Euro ma una propria valuta, la Svezia potrebbe essere stata scelta come banco di prova. Sul sito ufficiale di Microsoft, il prezzo della Xbox Series X è passato a 6195 corone, che al cambio attuale equivale a circa 565 euro, mentre L’Xbox Series S costa ora 3.895 corone (354 euro circa al cambio).
L’aumento di prezzo su Series X si attesta sulle 500 corone svedesi, ossia di circa 45 euro, mentre su Series S di 530 corone. I negozi svedesi si sono già adeguati all’aumento di prezzo per Xbox Series X, anche se la console cadetta è ancora disponibile al prezzo precedente.
I rincari su Xbox hanno già colpito il Giappone
In Giappone, Microsoft ha invece aumentato il prezzo della console maggiore di 5000 yen (circa 35 euro) facendo lievitare il prezzo della console a 420 euro. Microsoft ha spiegato che l’aumento dei prezzi è dovuto all’impatto dell’inflazione: il nuovo prezzo è entrato in vigore il 17 febbraio scorso.
Gli aumenti in Giappone sono di diversa portata, ma è possibile che in ogni Paese gli aumenti siano dettati anche da situazioni economiche diverse. Sembra, comunque, che le console di casa Microsoft possano subire dei rincari in altri Stati. Microsoft ha dichiarato che, anche dopo gli aumenti, spera di mantenere i prezzi ragionevolmente coerenti per ogni specifica zona.
Un cambio di paradigma rispetto alle generazioni precedenti
Questo segna un precedente storico nel mondo videoludico: complice la pandemia, i produttori sono stati spinti a un rincaro dei prezzi anziché a un deprezzamento come eravamo abituati nelle scorse generazioni.
Xbox Series X e Xbox Series S sono uscite ormai nel lontano 2020, con numerose differenze hardware. Nintendo a oggi rimane l’unica azienda a non aver applicato dei rialzi sul prezzo finale per l’utente. La console ibrida è però alla fine del suo ciclo di vita ed è quindi improbabile che Switch segua l’esempio dei competitor.
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