In questi ultimi giorni c’è stato un via vai di chiacchiere ed aneddoti relativi all’autore di One Piece Eiichiro Oda e al suo rapporto particolare con gli editor del manga che hanno fatto la loro comparsa nel corso dell’opera.
L’autore ha una dedizione estrema per questa sua creazione che continua a mandare avanti ormai da più di due decadi, arrivando a mantenere un’autorità inamovibile su alcune decisioni relative alla storia e allo svolgimento dei capitoli.
Questo genere di rapporto tra autore e editor non appartiene necessariamente alla norma, ma la nomea di Eiichiro Oda e il talento di cui dispone, unito all’importanza che egli ormai ha raggiunto in questo mondo, sono solo alcuni dei motivi che lo portano ad avere un potere capace di sovrastare anche chi dovrebbe in teoria intavolare delle decisioni.
La morte più sofferta dai fan
Un fattore che testimonia come le decisioni di Eiichiro Oda fossero assolute è ritrovabile nel personaggio di Ace, il “fratello” di Luffy che come tutti sappiamo ha subito un destino estremamente tragico. L’utente Sandman, il quale già negli scorsi giorni ci ha deliziato con interessanti curiosità su Oda e i suoi editor, è tornato per parlare di come l’autore avesse in mente sin dall’inizio il destino che sarebbe stato riservato a uno dei personaggi più amati dalla fanbase.
Si scopre come i fan non siano gli unici che non avrebbero desiderato la morte di Ace, ma lo stesso valse anche per l’editor che ci fu al tempo, Hattori.
Tuttavia, l’autore prese questa sua decisione sin dal momento in cui ebbe modo di creare il suo personaggio: all’interno di un’intervista del 2012, egli svelò di aver programmato di uccidere Ace entro 1 anno dal primo capitolo in cui fece la sua apparizione. Inoltre, dalle parole di Sandman scopriamo anche che, dopo aver visto l’anime, Oda si arrabbiò.
Il motivo per cui decise di uccidere Ace in una maniera così crudele rimane tutt’ora discusso dai fan, sebbene probabilmente ciò fu necessario per dare una spinta alla crescita del personaggio di Luffy.