Bruce Willis si è dovuto ritirare dalla recitazione per via della sua afasia, un disturbo che colpisce il cervello in maniera degenerativa non permettendo a quest’ultimo di comprendere, parlare ed esprimersi. Giovedì la famiglia ha aggiornato il mondo a proposito della sua condizione, confermando che la situazione è nuovamente peggiorata.
L’attore ha infatti una demenza frontotemporale, un termine che indica il peggioramento di alcune aree del cervello. Questo comporta delle conseguenze negative sull’articolazione del linguaggio, la personalità e sul comportamento in generale: in poche parole, passo passo Willis sta mutando il suo essere.
Lo scorso marzo (quasi un anno fa) Bruce Willis ha annunciato il suo ritiro dalle scene per via di questa malattia, l’afasia, e durante questo periodo la sua ex moglie Demi Moore, insieme alla famiglia dell’attore, si sono occupati di comunicare al mondo le sue condizioni, confermando che i problemi di comunicazioni sono solo una parte dell’inferno che l’attore deve e sta affrontando.
Bruce Willis sta peggiorando: l’attore ha una demenza frontotemporale
Infatti In un comunicato (che possiamo leggere sul NYT) della famiglia pubblicato sul sito dell’associazione statunitense che si occupa di demenza frontotemporale, possiamo leggere: “Le difficoltà per quanto riguarda la comunicazione, sono solo una parte di quello che Bruce Willis deve affrontare. La demenza frontetemporale è una malattia complessa e spietata, che essenzialmente può colpire chiunque, specie le persone sotto i 60 anni.
Nonostante questo è anche complessa e difficile da diagnosticare, visto che per confermare tale malattia occorre davvero tanto tempo. Bruce ha 67 anni e una lunga carriera da attore all’interno del mondo di Hollywood. Basti pensare che prima della diagnosi l’attore ha recitato in 11 film.”
Purtroppo non esiste una cura per tutto questo ma la famiglia di Willis, sempre nel comunicato dichiara che “per quanto doloroso, è un sollievo avere finalmente una diagnosi chiara.” Inoltre sperano anche che questa loro situazione metta in guardia il resto del mondo, spingendo magari a dare qualcosa di più in campo medico per quanto riguarda questa malattia degenerativa: “Nei nostri cuori noi sappiamo che lui vorrebbe questo”. Purtroppo la situazione non è delle migliori, ma anche nel nostro piccolo siamo vicino a Bruce Willis.