La partita vista la scorsa sera in Francia, giocata tra il Paris Saint Germain e il Bayern Monaco, ha fornito prove sufficientemente schiaccianti di come opere nipponiche famose come One Piece abbiano oramai conquistato appieno anche la maggioranza delle popolazioni europee.
Sebbene il match non abbia portato la vittoria alla squadra francese, sostenuta in modo così impressionante dalla tifoseria che ha messo in campo una scenografia del genere, vedere quest’incredibile omaggio all’opera di Eiichiro Oda è stato senza dubbio qualcosa di davvero emozionante anche per il mangaka stesso.
I francesi però non sono gli unici in Europa a coinvolgere One Piece anche all’interno del mondo sportivo. Solo alcuni giorni fa un giocatore tedesco del Borussia Dortmund, Julian Brandt, ha imitato il gesto che fa solitamente Trafalgar Law quando procede con l’utilizzo della K Room.
La citazione a Law e l’amore per One Piece
Julian Brandt è un giovane calciatore tedesco, classe ’96, che già in altre occasioni ha proceduto a citare gli anime e manga dopo aver segnato una rete nel corso di una partita. Sia lui che altri suoi compagni di squadra sono grandi fan di One Piece, e dopo aver effettuato questo gesto in seguito ad un gol segnato al Weder Brema sabato scorso, nel post-partita un’intervistatore ha voluto chiedergli a proposito di esso.
Da lì, Brandt non si è lasciato affatto sfuggire l’occasione di citare l’anime di One Piece come opera da cui ha preso ispirazione, ma ha avuto anche modo di esprimere un grandissimo affetto verso quest’opera ventennale che oramai chiunque nella sua generazione dovrebbe essere capace di riconoscere.
Ecco una traduzione parziale delle parole che l’intervistatore e il calciatore hanno pronunciato nel corso del video, fatta da un utente online:
Intervistatore: la tua esultanza di oggi ha un qualche significato profondo?
Brandt: sono un grande fan degli anime, e quest’esultanza viene da uno di essi. Se volete saperne di più, chiedete a Karim Adeyemi.
Intervistatore: Ok. Allora prima dammi una mano con questa cosa degli “anime”… Sarebbero, uhhh…?
Brandt:…Manga, diciamo. Ma in forma di cartone.
Brandt: è un qualcosa che mi porto avanti dalla mia infanzia. Quando ero piccolo spesso mi trovavo davanti la TV a guardare un sacco di cose, e poi più tardi alle elementari… E quindi questa è una serie che mi è rimasta nel cuore. Lo guardo ancora e sono fortemente attaccato ad essa.
Intervistatore: ma qual è il retroscena dietro questo gesto?
Brandt: scusami, è una lunga storia, supererei il tempo adatto per l’intervista.
Detto ciò, Brandt ha comunque detto all’intervistatore che nel caso volesse saperne di più, avrebbero potuto parlarne in modo più approfondito qualche altra volta.
