La Francia non sembra affatto felice di come quelle che sembrano essere le loro truppe francesi sono state rappresentate nell’ultimo film Marvel della saga. A farlo sapere è CNN, dopo che il Ministro della Difesa francese Sébastien Lecornu ha definito su Twitter il film “una falsa e fuorviante rappresentazione” delle truppe del suo paese.
Il film Marvel, rilasciato in Francia nel novembre del 2022, mostra come parte piuttosto importante della sua trama la difficile situazione geopolitica in cui si ritrova il Wakanda (l’immaginario paese africano). Il paese sta tentando in tutti i modi di proteggere la propria risorsa più importante, il Vibranio, dalle mani prepotenti e approfittatrici dei governi stranieri, che sembrano pronti a tutti pur di appropriarsene.
Durante il film, inoltre, un gruppo di mercenari appartenenti proprio a una potenza estera tenterà di rubare il vibranio, ma verrà sorpresa dagli audaci soldati del Wakanda. La reazione del ministro è riferita proprio a questi mercenari, poiché a suo dire indossano delle divise che sembrano fin troppo simili a quelle delle truppe francesi in missione in Mali.
Le parole del ministro
Dunque, il Ministro della Difesa si è espresso innanzitutto a supporto dei soldati francesi, dicendo:
“Penso e faccio un tributo ai 58 soldati francesi che sono morti difendendo il Mali come richiesto dai gruppi terroristi islamici. Mentre tutti gli altri elementi del film sono costituiti da nomi e luoghi immaginari, c’è un chiaro riferimento alla Francia.
L’esercito francese è stato rappresentato come coinvolto nel furto di risorse del paese, ed è chiaramente inaccettabile”.
Il ministro precisa di non desiderare che la produzione del film rimuova tali riferimenti, ma è comunque suo compito difendere le truppe che si sono prodigate in supporto e difesa del Mali.
Sotto l’aspetto geopolitico, secondo quanto riferito da CNN, sembra che la missione delle truppe francesi in Mali stia finendo: nel 2021 il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che il loro compito sarebbe stato sostituito con “uno sforzo maggiormente internazionale”, e i soldati occidentali hanno cominciato così a lasciare il paese sin dallo scorso febbraio.
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