Il capitolo 1107 di Detective Conan ha fatto sussultare tutti dallo stupore praticamente pagina dopo pagina, rispondendo a numerose domande che ci ponevamo dall’inizio della Saga di Rum e ponendo ulteriori dubbi riguardo Rum e l’Organizzazione intera.
Il capitolo 1108, penultimo dedicato ai ricordi degli omicidi di 17 anni fa, non riesce a fare lo stesso ma dagli spoiler si è rivelato comunque un capitolo decisivo per mettere i definitivi punti che servivano per avere un quadro quasi del tutto chiaro riguardo il più grande errore compiuto da Rum.
Sappiamo da diverso tempo del messaggio lasciato sulla scena del delitto di Haneda Kohji che rivela, oltre alle iniziali RUM, anche il nome del Boss degli Uomini in Nero Renya Karasuma. Qui vediamo Kohji intento a comporre il messaggio poco prima di morire. Vediamo poi la conclusione del flashback di Kuroda: l’uomo ha incontrato Rumi Wakasa nell’hotel degli omicidi e la donna lo ha attaccato, credendolo erroneamente il responsabile della morte di Amanda e Kohji. Proprio scoprendo che la prima è morta, Rumi scoppia in un pianto disperato.
Altro dubbio che viene definitivamente chiarito grazie al capitolo 1108 di Detective Conan è la causa dell’incidente avuto da Kuroda che lo ha condannato a ben dieci anni di coma: questi ha infatti provato a salvare Rumi dagli Uomini in Nero che la stavano ancora cercando per ucciderla e, durante una disperata corsa in macchina, è stato speronato da un ubriaco e la macchina è esplosa, ferendolo gravemente.
Prima di chiudere gli occhi Kuroda chiede di Rumi, tuttavia i paramedici gli rispondono che lui era il solo in macchina. La donna è quindi fuggita in modo a noi ignoto, salvandosi e riuscendo a sfuggire per i dieci anni successivi agli Uomini in Nero. Come ciò si colleghi a Tsutomu Akai, che sappiamo avere incontrato Rumi poco dopo, è ancora da spiegare. Al termine del racconto Conan dice di aver capito qualcosa.
Il capitolo termina con un’immagine inquietante: Ai si chiede che fine abbia fatto Conan, mentre scopriamo che Wakasa si è allontanata dal gruppo per prendere un taxi. Il gruppo si chiede se sia inzuppata il cappotto dal momento che è uscita senza giubbotto, come osserva la stessa Ai.
Wakasa nel frattempo è immobile sotto la pioggia, braccata dai cecchini degli Uomini in Nero: Rum, infatti, dichiara che non possono assolutamente lasciarla sopravvivere dal momento che la donna ha sentito sicuramente la sua voce quella notte. Rumi è un bersaglio che l’Organizzazione non può in alcun modo permettersi di lasciare in vita.